Per Grasso serve una nuova legge sulla cittadinanza, “amarezza” per seconde generazioni
26 Marzo 2014
di redazione
Secondo il presidente del Senato, Piero Grasso, "e’ giunto il momento di pensare a un nuovo percorso di cittadinanza per gli stranieri che si sono integrati in Italia e per le seconde generazioni". Grasso è convinto che con la normativa attuale si rischia di escludere i diritti dei lavoratori onesti. Il presidente del Senato è intervenuto alla presentazione del Rapporto Famiglia Cisf 2014 intitolato "le famiglie di fronte alle sfide della immigrazione". Grasso ha sottolineato come molti stranieri che arrivano in Italia decidano spesso di continuare a vivere nel nostro paese richiamando a loro volta i propri familiari attraverso ricongiungimenti legali o di fatto. "La presenza stabile di persone provenienti da altri paesi ha cambiato profondamente il volto dell’Italia nello spazio di pochi anni", ha sottolineato il presidente del Senato. E a proposito delle seconde generazioni, i figli degli immigrati nati in Italia, Grasso ha detto di aver riflettuto spesso "amaramente" sul perché questi giovani "combattano per la giustizia è per il futuro di un paese di cui non sono e non saranno mai cittadini, almeno fino ha quando la legge non sarà cambiata". Grasso ha concluso che la scuola italiana di oggi è arricchita dai "bei volti di ragazzi che arrivano da luoghi geograficamente e culturalmente lontani".