Per il Pd “Il vento è cambiato” ma non per le paladine del Se non ora quando

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Per il Pd “Il vento è cambiato” ma non per le paladine del Se non ora quando

23 Giugno 2011

Le moralizzatrici sono tornate all’attacco. Eccole le nuove Giovanne d’Arco – seriamente intenzionate a fare la rivoluzione rosa del XXI secolo – pronte a bacchettare chiunque non tratti con “rispetto” la figura femminile.

Stavolta ad essere oggetto di biasimo del comitato nazionale “Se non ora quando” è, nientepopodimenoché, il Pd e il suo “offensivo” manifesto della Festa dell’Unità di Roma 2011. Cosa mai avrà urtato la sensibilità delle nostre paladine? Un paio di gambe non coperte ‘a dovere’ che campeggiano sulla scritta “Il vento è cambiato”.

A guardarle, pur rievocando una posa alla Marylin di Quando la moglie è in vacanza, queste gambe sembrano tutt’altro che provocanti. Poco toniche, poco abbronzate, niente autoreggenti o tacchi a spillo. Solo un vestitino rosa sopra al ginocchio e un paio di ballerine rasoterra. Insomma le gambe di una normalissima donna, non di una provocante soubrette. Cosa ci sarebbe, dunque, di inconcepibile, irrispettoso e scandaloso?

Per una volta che la sinistra propone un’immagine fresca e sbarazzina si vede redarguita dal comitato delle “stupite e attonite” militanti femministe che non perdono occasione per tirare fuori dal cilindro i loro beneamati ideali sul sacro rispetto della donna. E stavolta si sono sentite tanto violate (per il solo fatto che si sia scelto il corpo femminile per promuovere l’evento) da chiedere al partito di Bersani di ritirare la campagna “anche per rispetto verso milioni di italiane il cui voto è stato fondamentale nelle amministrative”. Non si tratta forse, ancora una volta, di una retrograda e vittoriana esagerazione?  

Comencini&co., rilassatevi, è estate. Lasciate almeno che con la bella stagione e la calura capitolina il gentil sesso si conceda il lusso di un vestitino. E lasciate che il famigerato vento spazzi via un po’ dei vostri pregiudizi.