Per la crescita il Molise punta al potenziamento delle infrastrutture
29 Dicembre 2011
Senza infrastrutture, senza vie di comunicazione efficienti, l’idea di programmare lo sviluppo economico di un territorio rischia di diventare solo un vuoto esercizio retorico. Un concetto, questo, molto chiaro per i molisani: da sempre scontano un gap infrastrutturale che ha frenato la crescita di una terra ricca di potenzialità. Ma queste feste natalizie hanno portato due regali che fanno ben sperare per il futuro. Due buone notizie che arrivano proprio nel momento in cui la crisi economica sta mordendo di più. La prima: l’apertura del secondo lotto della Isernia-Castel di Sangro. La nuova superstrada, inaugurata alla presenza del sottosegretario alle Infrastrutture, Guido Improta, e del condirettore dell’Anas, Gavino Coratza, rende più veloci, comodi e sicuri i collegamenti tra Abruzzo e Molise. La seconda: entro la fine del 2012 sarà aperto il cantiere dell’autostrada del Molise, la Termoli-San Vittore. Lo ha assicurato il presidente della Regione, Michele Iorio, durante la cerimonia inaugurale di una strada attesa per oltre 30 anni dai paesi dell’Alto Molise e dell’Alto Sangro.
"Il 2012 sarà l’anno dell’autostrada del Molise – ha detto il governatore – attendiamo i pareri definitivi dal ministero dell’Ambiente per giungere all’ultimo vaglio da parte del Cipe e poter dare quindi il via ai cantieri. I finanziamenti sono pienamente disponibili nella delibera Cipe di agosto, recentemente vistata dalla Corte dei Conti. Non ci resta che avviare i lavori entro l’anno, così come previsto dagli atti ufficiali del Governo”. Anche l’Anas ha ribadito il suo impegno per realizzare un’opera destinata cambiare la storia del Molise. Se l’amministratore unico dell’Anas, Pietro Ciucci, a tal proposito si è limitato a ricordare che per questo collegamento viario è stato stanziato un “importo di 1,1 miliardi di euro relativo all’autostrada Termoli-San Vittore, che sarà realizzata dalla società mista Anas-Regione”, il condirettore dell’ente stradale Coratza, presente all’inaugurazione della Isernia-Castel di Sangro, è stato ancora più chiaro: “I progetti stanno andando avanti. Dopo le autorizzazioni sarà bandita un gara per promotori e poi se tutto va bene cominciano i lavori. C’è il contributo dello Stato, il resto è in project financing, quindi bisogna che le imprese interessate trovino la parte finanziaria che è in carico al privato. Si può fare, anche se la situazione economica non è delle più floride”. Anche il sottosegretario Improta, pur non conoscendo a fondo la situazione (il progetto dell’autostrada è stato concepito durante il governo Berlusconi), si è detto possibilista: “Le risorse sono poche, però se riusciamo a trovare una priorità programmatica tra governo ed enti locali sicuramente quelle che sono le opere ritenute strategiche riusciremo a sbloccarle”. Improta ha anche suggerito un modello da imitare: proprio quello che ha portato al completamento del secondo lotto della Isernia-Castel di Sangro: “È stata realizzata in tempi certi e con alta professionalità. Deve essere un esempio per il resto del Paese. È assolutamente indispensabile dare risposte efficaci in tempi certi per assicurare la migliore accessibilità possibile ai nostri territori in modo da assecondare la vitalità produttiva delle realtà locali”.
In effetti, il secondo lotto è stato consegnato con sei mesi di anticipo rispetto ai tempi previsti inizialmente. I lavori erano in una fase di stallo dal 2005. Tre anni dopo l’allora ministro alle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, sbloccò i fondi. Da allora i lavori sono andati avanti senza interruzioni. Ora la superstrada è stata finalmente aperta al traffico: una notizia importante perché “termina l’isolamento – ha detto ancora il presidente Iorio – per molti centri montani sia dell’area molisana che abruzzese. Questa infrastruttura darà una spinta alla ripresa economica di tutta la zona: sicuramente vale più di quanto è costata. La Regione – prosegue il governatore – ha spinto molto affinché venisse inserita nei piani dell’Anas. Le infrastrutture viarie sono elemento e fattore di sviluppo. Esse possono svolgere un ruolo fondamentale per la crescita dei territori e quindi per accelerare in modo sensibile l’uscita dalla crisi. In questi anni di governo, consapevoli di ciò, abbiamo attuato ogni sforzo per poter giungere al traguardo della fruibilità di opere del genere”.
Insomma: seppur lentamente il Molise sta cercando di risalire la china, dotandosi di vie di comunicazione importanti. In tutto questo l’Anas sta giocando un ruolo importante. L’amministratore Ciucci, assente all’inaugurazione, in una lettera inviata ai presenti ha voluto comunque ricordare i vari progetti di ammodernamento della rete viaria molisana, per un importo complessivo di circa un miliardo e 700 milioni di euro. Autostrada a parte, si stanno effettuando interventi di manutenzione e miglioramento sulla Trignina e sulla Bifernina (ricostruzione del viadotto Ingotte). Altri 130 milioni saranno spesi per il lotto zero della Isernia-Castel di Sangro (collegamento tra il bivio di Pesche e la nuova superstrada); mentre ammonta a 65 milioni l’investimento per la statale 87 “Sannitica” (Larino-Casacalenda). Infine nella zona di Venafro è stata confermata la realizzazione della “bretella” di collegamento tra la statale 85 alla Casilina 6 dir, per un importo di oltre 30 milioni di euro. Un intervento, quest’ultimo, destinato a migliorare i collegamenti con il Lazio. In attesa della Termoli-San Vittore, naturalmente.