Per Liu Xiaobao una sedia vuota. Obama: “Merita più di me il Nobel”

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Per Liu Xiaobao una sedia vuota. Obama: “Merita più di me il Nobel”

10 Dicembre 2010

Mentre ad Oslo di celebra la cerimonia di consegna del premio Nobel per la Pace, con una sedia vuota a simboleggiare l’assenza di Liu Xiaobo chiuso in una prigione cinese, a Pechino la polizia rafforza le misure di sicurezza.

La Bbc e la Cnn riportano infatti che di fronte alla casa del dissidente cinese, dove è rinchiusa agli arresti domiciliari la moglie Liu Xia, vi è una massiccia presenza di agenti in divisa e in borghese. E i giornalisti occidentali sono tenuti in una zona limitata, accanto all’edificio. Anche di fronte all’ambasciata norvegese a Pechino è stata rafforzata la presenza di poliziotti da questa mattina, riporta ancora il sito dell’emittente americana.

Intanto, si hanno cifre più precise relativa all’ondata di arresti avviata da Pechino prima della premiazione per impedire ai dissidenti di alzare la loro voce in un momento in cui i riflettori dei media globali sono puntati si di loro. Sono almeno 20 gli attivisti arrestati, tra il dissidente Zhang Zuha, uno dei co-autori di Charta 08, assieme al premio Nobel per la Pace Liu. Per altre 120 persone, secondo le informazioni raccolte dall’Onu, sono scattati arresti domiciliari, divieti di viaggio o spostamenti forzati.

Il presidente americano Barack Obama ha chiesto la liberazione del dissidente cinese, dicendo che rappresenta "valori universali". "Merita il Nobel molto più di me", ha detto il leader americano che nel 2009 aveva ricevuto lo stesso riconoscimento. "Sono rammaricato – ha aggiunto Obama – che non possa partecipare alla cerimonia di consegna del premio".

In una dichiarazione diffusa negli Stati Uniti prima dell’alba, Obama scrive che "Liu ci ricorda che la dignità umana dipende anche dai progressi in democrazia, la società aperta e lo Stato di diritto".

Il presidente Usa, premio Nobel della pace nel 2009, aggiunge che i valori sposati da Liu "sono universali, la sua lotta è pacifica, e deve essere scarcerato appena possibile". L’inquilino della Casa Bianca si dice "rammaricato che a Liu e sua moglie sia stata negata la possibilità di partecipare alla cerimonia cui Michelle ed io avevano preso parte l’anno scorso".

Obama ha ricordato che il Nobel per la Pace è "un riconoscimento che rappresenta le aspirazioni più elevate dell’intera umanità, e che è stato conferito a giganti della storia e a persone coraggiose che si sono sacrificate per la libertà e la giustizia”. Tra queste, il presidente ha citato Aung San Suu Kyi, rilasciata recentemente,  e che continua a lottare affinché "il popolo birmano possa avere la democrazia che merita"; Jose Ramos Horta, che da dissidente è diventato presidente di Timor Est continuando il suo ”incessante lavoro per costruire” un paese ”libero e prospero”; Desmond Tutu, ritiratosi l’anno scorso, ma la cui carriera in Sudafrica e nel mondo ”dimostra il potere universale della liberà e della giustizia, un potere che è in grado di superare ostacoli straordinari".