Per Stefàno il Cav. è ineleggibile. “Come Tarzan”
13 Agosto 2013
di Ronin
Ma chi è Dario Stefano, presidente della Giunta per le Elezioni e autorizzazioni del Senato? Oggi a Radio Capital, Stafano ci ha informato del fatto che si voterà sulla decadenza di Berlusconi "entro ottobre". Ha aggiunto anche un "ce la faremo" perché mai come questa volta liberarsi del Cav. sembra un obiettivo a portata di mano (questa l’abbiamo già sentita). Stefano ha anche ricordato la Legge Severino, la "Liste Pulite", che "introduce un argomento che sarà ineludibile e a me sembra impossibile che gli organi preposti alla validazione del risultato elettorale, in primis la Corte di Appello, possa validare l’elezione di uno che incorre nelle prescrizioni della legge". "Uno" è sempre Berlusconi. Fa niente se costituzionalisti insigni come il professor Guzzetta hanno spiegato che "l’incandidabilità e l’ineleggibilità sopravvenuta come conseguenza della condanna, prevista dalla legge Severino, avrebbe una applicazione retroattiva, il che suscita notevoli dubbi sul piano della costituzionalità e di una possibile violazione della convenzione europea dei diritti dell’uomo". Stefano, economista, manager, ex Confindustria Puglia, sbarcato in parlamento con SeL-Gruppo Misto dopo essere stato consigliere regionale di Vendola, fa un paragone eccezionale per comprendere perché con Berlusconi bisogna procedere con la legge Severino: "alle ultime amministrative la legge è già stata applicata, vedi il caso di Tarzan". Tarzan, al secolo Andrea Alzetta, un ex della Pantera condannato in penale nel ’96 per scontri con la polizia, è stato dichiarato ineleggibile alle ultime amministrative romane. Secondo Stefano, Berlusconi, che ha guidato il Paese per anni, ha preso milioni di voti, l’ha spuntata contro la sinistra del "cambiamento" anche quando i sinistri pensavano di avercela fatta, ebbene, quel Berlusconi lì, con tutto il rispetto, è come Tarzan. PS. Ovviamente i colleghi di partito di SeL, quando Tarzan fu reso ineleggibile, protestarono come matti proprio per la non retroattività della Legge Severino.