Per un Nuovo Senato serve buonsenso
28 Aprile 2014
L’incontro avuto con il Presidente Napolitano deve aver suggerito al presidente del consiglio Renzi che era meglio seguire il buonsenso. Davati a sé il Governo ha una settimana e un mese infuocati: le riforme costituzionali, il lavoro, l’incombere delle elezioni. Così il premier è andato in tv manifestando la sua disponibilità a discutere sul nuovo Senato.
"Una parte ampia" del parlamento "vuole eleggere direttamente i senatori tra i consiglieri regionali", ha spiegato Renzi, "un’altra parte vuole che i consiglieri regionali eleggano chi va in Senato". Serve un "punto di mediazione". Insomma, se non è esattamente un’apertura Renzi sembra avvicinarsi alla proposta fatta a suo tempo dal Nuovo Centrodestra. Partire dalla maggioranza per cercare anche il sostegno delle altre forze politiche è del resto la bussola da seguire per fare le riforme costituzionali.
Nel pomeriggio di ieri, il coordinatore nazionale di Ncd, Getano Quagliariello, cinguetta su Twitter: "Senato nominato subito dai consigli regionali e poi rinnovato insieme all’elezione di questi ultimi (ridotti in proporzione)". Aggiungendo: "drastica riduzione dei sindaci-senatori con doppio lavoro e via i 21 nominati" e "numero dei rappresentanti per ciascuna regione proporzionale al numero degli abitanti". In Commissione ci sarà tempo per discutere sulle singole proposte.