Per vincere alle amministrative il Pdl deve presentarsi compatto e unito

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Per vincere alle amministrative il Pdl deve presentarsi compatto e unito

08 Febbraio 2011

Napoli, Caserta, Salerno e Benevento. Non è il semplice elenco del 90% delle Province campane, ma indica il punto cruciale della politica campana del Pdl e del centrodestra in generale. Infatti, in primavera si terranno le elezioni amministrative e l’appuntamento elettorale toccherà soprattutto il capoluogo regionale e quelli di 3 Province su 5. La posta in palio è altissima e sottoporrà il Pdl campano ad una prova di grande maturità e affidabilità.

Le quattro principali città campane che eleggeranno il nuovo sindaco e il consiglio comunale sono tutte reduci da governi di centrosinistra e non sarà facile scardinare anni di potere, di oligarchie e di rete politica che ha rappresentato l’ossatura, in tanti casi, del consenso elettorale sinora ottenuto dagli avversari politici.

Gli occhi sono puntati soprattutto su Napoli, dove il centrosinistra è reduce da elezioni primarie che hanno dilaniato ancora di più il Pd e che hanno dimostrato che aleggia ancora il nome di Antonio Bassolino, vista la contestata vittoria per la candidatura a sindaco del suo pupillo Andrea Cozzolino. Ma nel capoluogo di Regione l’insoddisfazione verso i lunghi e dannosi 13 anni di governo di centrosinistra è davvero forte e il Pdl dovrà dare prova di compattezza e di una proposta politica frutto del lavoro della classe dirigente che in questi anni ha costruito il partito e ha fatto opposizione al sistema Basso-Iervolino. Ciò unito a quelle nuove esperienze politiche e alle diverse categorie sociali che hanno finito la pazienza nei confronti dell’arroganza politica del centrosinistra.

In questi anni il Pdl ha conquistato numerosi comuni della Provincia, ha strappato roccaforti alla sinistra, ha vinto alla Provincia di Napoli e ha egregiamente e democraticamente fatto sventolare la propria bandiera al Palazzo della Regione. Traguardi per anni considerati impensabili, ma alla fine raggiunti seppure con tanta fatica. Tuttavia, non si può negare che la sfida al Comune abbia un valore altrettanto alto. Si tratta, infatti, di un momento storico, che fa sperare in una svolta epocale.

Il Pdl dovrà saper coniugare gli aspetti che in questi anni hanno reso forte Berlusconi e il partito: esperienza politica e amministrativa, ma anche forte radicamento nella città, nei quartieri ad alta densità abitativa. Nella Napoli dei salotti (nell’accezione positiva del termine), ma anche e soprattutto nella Napoli di tutti i giorni: quella Napoli che soffre e non ha ancora i mezzi per riscattarsi. Insomma, un Pdl che allarghi i propri orizzonti, che sappia rimettere al centro la politica, ma che faccia anche tesoro dell’apporto della società non politica, sapendone ascoltare i suggerimenti.

Vincere a Napoli è quasi un dovere per riscattare la capitale del Mezzogiorno. Partita assai complessa anche nelle altre tre grandi città campane che andranno al voto. Salerno, innanzitutto, e Benevento a seguire rappresentano la difficoltà pratica di sovvertire, democraticamente, anni di governo di centrosinistra. Ma la classe dirigente del Pdl è chiamata a mettere in campo tutto il potenziale politico possibile per strappare ai De Luca di turno e ai Cimitile, Nardone e Pepe due roccaforti apparentemente inespugnabili anche e soprattutto perché là vanno riconosciuti alcuni meriti alle amministrazioni di centrosinistra, che rendono la sfida ancora più difficile e appassionante.

Discorso diverso e più complesso per la Città della Reggia: Caserta, dopo 5 anni di governo di centrosinistra, esce con le ossa rotte. Il Pdl in Provincia governa insieme ad un presidente dell’Udc. Allargare agli uomini di Casini è , a Caserta soprattutto, viatico naturale. Nel Pdl casertano si fanno nomi autorevoli come quello dell’ ex sindaco Luigi Falco e di Pio del Gaudio. Caserta è stata tradizionalmente di centrodestra e ora una scelta giusta del candidato potrebbe far tornare la coalizione alla guida del Comune. Naturalmente sarà determinante il ruolo dell’Udc, il partito del presidente Domenico Zinzi, che molto probabilmente sceglierà l’alleanza con Berlusconi. E si preannunciano numerose liste di diretta emanazione del Pdl. Insomma, le dirigenze di Pdl e Udc sono alla ricerca della strategia migliore da utilizzare per fare tris , dopo la Provincia e la Regione.

*Consigliere Pdl al Comune di Maddaloni (Caserta)