Perché davanti a una ripresa ancora frammentaria serve un sostegno forte
10 Marzo 2010
Nonostante la crisi economica sia decisamente lunga e difficile e solo ora iniziano a manifestarsi segnali di ripresa ancora, a dire la verità piuttosto incerti, le Banche Popolari hanno continuato a svolgere il ruolo che le è proprio all’interno del sistema bancario, raggiungendo, anche negli ultimi mesi, risultati decisamente positivi.
Le evidenze, infatti, testimoniano come il Credito Popolare abbia saputo sostenere il tessuto produttivo nei momenti più difficili della crisi, migliorando un modello di intermediazione già di per sé vincente, adattandolo alle varie trasformazioni dei mercati e dell’economia reale.
L’aver mantenuto e rafforzato il proprio legame di lungo periodo con il territorio e le comunità locali e l’aver consolidato un modello di business incentrato sul credito ai clienti di piccole e medie dimensioni ed alle famiglie, rende, oggi, le Banche Popolari, come ci confermano i dati, un punto di riferimento sempre più solido per le economie locali che compongono il sistema produttivo.
L’incremento del numero dei soci, che hanno raggiunto l’anno passato la considerevole cifra di oltre un milione, con più di 80mila presenze nelle assemblee, sono la testimonianza tangibile di come il sistema di governance delle Banche Popolari, caratterizzato dal meccanismo del voto capitario, rappresenti un importante incentivo alla partecipazione e l’applicazione concreta dei principi base di “democrazia economica” di cui il Credito Popolare è da sempre portatore.
I valori della Categoria, tuttavia, si riscontrano soprattutto nell’ “effetto fiducia” che da sempre le Banche Popolari hanno saputo instaurare con i loro soci e la loro clientela, fattore che ha determinato una crescita dei correntisti di circa 500mila unità negli ultimi due anni. Incremento, questo, dovuto ad un approccio relazionale e ad una gamma di prodotti e servizi non infinita e sofisticatissima ma, ad un’offerta semplice e comprensibile adeguata alle necessità reali della maggioranza delle famiglie senza dimenticare coloro che hanno esigenze più complesse.
Nel 2009, infatti, è ulteriormente cresciuta la provvista (+10,7%) insieme ai depositi in conto corrente (+17%), testimonianza ulteriore e incontrovertibile del gradimento di cui le Banche Popolari hanno goduto presso gli utenti finali. Inoltre, lo sviluppo continuo dei finanziamenti, cresciuti complessivamente nel 2009 del 5%, verso settori legati al territorio, all’ambiente, alle fonti di energia rinnovabili rappresentano un’ulteriore prova della sensibilità e dell’interesse mostrato dalle Banche Popolari verso tematiche riguardanti il territorio e la società civile.
Nelle economie locali, che fondano la loro ricchezza su insiemi più o meno organici di piccole e medie imprese, la più efficace via d’uscita passa soprattutto per il consolidamento delle relazioni con il sistema bancario. Per questo motivo le Banche Popolari, da sempre vicine per vocazione e prossimità al territorio ed alla piccola imprenditoria, hanno continuato a destinare oltre il 70% dei prestiti alle PMI, un dato già storico prima della crisi ma che testimonia ancora una volta la particolare funzione “anticiclica” dell’intermediazione svolta dalle Popolari.
Una politica paziente ed equilibrata sia nei momenti di espansione dell’economia sia, soprattutto, in quelli di difficoltà che ha permesso, negli ultimi anni, di vedere incrementata la quota di mercato dei prestiti destinati alle piccole e medie imprese dal 22,7% al 26,3%, in linea con la crescita generale degli impieghi della Categoria.
La loro esperienza ed il loro successo nella storia del nostro Paese dimostrano che evoluzione non significa snaturare la propria identità per inseguire progetti virtuali e modi di essere astratti, lontani dai valori fondanti, bensì fare affidamento sul proprio “modo di essere” per trovare le soluzioni operative più adeguate alle necessità reali della comunità.
Anche in riferimento alle nuove tecnologie, infatti, le Banche Popolari, hanno saputo, specialmente negli ultimi anni, coniugare la forza ed i valori della tradizione con le nuove possibilità offerte dall’Internet Banking, dimostrando di saper raccogliere le sfide più innovative e garantire alla propria clientela un mix di prodotti finanziari e servizi trasparenti e competitivi. Tra il 2007 ed il 2009 il numero di clienti che utilizza il canale Internet per le proprie operazioni bancarie è costantemente aumentato con le imprese salite del 32% e le famiglie del 43%, dinamiche significativamente superiori a quelle registrate dal resto del sistema bancario. In particolare il 32% delle imprese che si avvalgono dell’Internet Banking sono clienti delle Banche Popolari. Tale valore conferma il significativo ricorso ai nuovi strumenti tecnologici attuato dalle Banche Popolari insieme alle PMI, che è la loro clientela di riferimento.
*Segretario Generale, Associazione Nazionale fra le Banche Popolari