Perché Napolitano fa bene a chiedere il “passaggio parlamentare”
29 Novembre 2013
Bene ha fatto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a chiarire che ci sarà un passaggio parlamentare per segnare la discontinuità politica tra il governo delle larghe intese e la nuova compagine con base numerica più ristretta che ha ricevuto la fiducia sulla legge di stabilità.
Si tratta di un atto dovuto dopo la richiesta di Forza Italia, che nel frattempo ha tolto l’appoggio all’esecutivo guidato da Enrico Letta. Il dibattito alle Camere, oltre a chiarire e precisare in maniera formale le posizioni politiche, ridefinendo i contorni della maggioranza, contribuirà al rafforzamento dell’azione di governo, e rappresenterà l’occasione per mettere a fuoco il progetto per un rilancio dell’Italia nel 2014.
Il passaggio parlamentare, infine, non comporta l’apertura formale di una crisi di governo, né sono previste modifiche alla composizione dell’attuale compagine ministeriale. In un momento difficile come questo, sarebbe assurdo replicare i riti della vecchia politica, e di conseguenza smarrire il significato profondo legato alla natura stessa del “governo di servizio”: individuare e porre in essere le ricette giuste a traghettare il Paese fuori dalla crisi.