Perugia, domani in Aula l’ultima amica che vide viva Metz

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Perugia, domani in Aula l’ultima amica che vide viva Metz

12 Febbraio 2009

La sera del primo novembre del 2007 Meredith Kercher mangiò una pizza in casa di amiche per poi tornare nella sua abitazione dove fu uccisa. Ad accompagnarla fino a poche centinaia di metri da via della Pergola fu l’amica Sophie, l’ultima ad avere visto viva Mez prima di chi la colpì mortalmente. La giovane ricostruirà domani quella serata davanti alla Corte d’assise di Perugia che processa Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l’omicidio Kercher.

Sette i testimoni chiamati in aula dai pm Giuliano Mignini e Manuela Comodi. Oltre a Sophie (l’amica con la quale Mez aveva a Perugia il rapporto più stretto) ci saranno le due giovani che cenarono con lei e Meredith e altre cinque loro amiche (che verranno sentite anche sul comportamento tenuto da Amanda in questura e su quanto disse dell’omicidio). Tutte giovani inglesi con le quali Mez spesso usciva. Dopo il delitto hanno lasciato Perugia e domani torneranno appositamente per deporre. Sabato saranno invece sentiti il giovane italiano, che abitava nell’appartamento sottostante a quello del delitto, al quale Mez era legata sentimentalmente, un suo coinquilino e una delle coinquiline di Meredith e Amanda.

È stata in particolare Sophie a riferire agli inquirenti che la sera del primo novembre Meredith voleva andare a letto presto dopo avere fatto tardi la notte precedente per festeggiare Halloween (altra circostanza sulla quale è prevedibile che le giovani saranno sentite a lungo). Insieme alle altre studentesse presenti alla cena ha escluso che Mez nelle ore precedenti al suo omicidio avesse ricevuto telefonate o sms ma anche che ci fosse stato qualcuno di cui aveva paura. Sophie ha spiegato di avere lasciato Mez poco prima delle 21 a ridosso del centro di Perugia per raggiungere a piedi ciascuna la propria abitazione.