Petrolio, Renzi sfida giudici: Emendamento roba mia, interrogatemi anche subito
03 Aprile 2016
L’emendamento su Tempa Rossa "è roba mia e la rivendico". Lo dice il premier Matteo Renzi sfidando i magistrati di Potenza, "se mi vogliono interrogare eccomi, anche oggi pomeriggio". Renzi parla intervistato da Lucia Annunziata a "In 1/2 ora", prendendosi ogni responsabilità sulla norma inserita nella legge di stabilità 2014, approvata dal governo e che secondo i magistrati di Potenza avrebbe favorito Gianluca Gemelli, compagno dell’ex titolare del Mise, Federica Guidi.
Renzi ribadisce che la telefonata della Guidi "è stata inopportuna" ma difende la strategia del governo, inserendo Tempa Rossa in quel lavoro che l’esecutivo sta facendo per sboccare le opere pubbliche in Italia. "Se qualcuno ruba in Italia si bloccano le opere pubbliche, invece di arrestare il ladro. Tempa rossa è ferma da 27 anni non è stato tirato fuori un goccio di petrolio perché le autorizzazioni sono state rinviate come spesso succede". "Per questo se i magistrati vogliono interrogarmi, mi possono interrogare non solo su Tempa Rossa ma anche su tutto il resto che abbiamo sbloccato: Napoli-Bari, Salerno-Reggio Calabria, variante di valico".
Annunziata però chiede al premier come sia stato possibile che il governo non sapesse della inchiesta, "Noi non sapevamo delle indagini, è giusto così", risponde Renzi, perché "io non devo essere messo a conoscenza delle indagini giudiziarie, ne abbiamo avuti troppi di presidenti del Consiglio che mettevano il becco nelle indagini giudiziarie. Un paese civile vede la distinzione tra potere giudiziario e legislativo". Per questo Renzi invita "i magistrati a fare il massimo degli sforzi" per scoprire "se qualcuno ha pagato tangenti o ha fatto degli illeciti".
Sulle dimissioni del ministro Boschi, il premier commenta: "Ma di che parliamo? Tutti quelli che si trovano ad aver commesso un errore si devono dimettere, io per primo ma in questo caso non c’è discussione alcuna". Nessun nome per il successore della Guidi. "Non credo ai complotti dai tempi di Aldo Biscardi, credo che ci sia legittimamente e giustamente una battaglia politica contro di noi da parte di tante persone", dice Renzi parlando di eventuali attacchi di non meglio identificati ‘poteri forti0.
"E’ cambiato il clima in questo paese, ci rimproverano di essere il governo delle lobby, mi fa schiantare dalle risate, lo dico con un tecnicismo fiorentino", aggiunge Renzi parlando delle accuse di lobbying sul governo. "Se mi dicono che sono disonesto mi partono i 5 minuti" e se l’accusa è "complice e colluso, mi si sta togliendo l’onore e per questa cosa io reagisco", dice infine Renzi rispondendo a Grillo.