Piano casa. Nella notte raggiunta intesa tra governo e regioni

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Piano casa. Nella notte raggiunta intesa tra governo e regioni

01 Aprile 2009

Durante la notte è stata trovata l’intesa governo-regioni sulle misure per il rilancio dell’edilizia. Questa mattina l’intesa sarà ratificata in una Conferenza Unificata, convocata poco prima del Consiglio dei ministri, dove poi l’accordo sarà presentato.

Il governo, entro 10 giorni, metterà a punto un decreto legge contenente le norme sulla semplificazione delle procedure amministrative per quanto attiene alle competenze statali. Come stabilito nell’intesa, invece, le regioni avranno 90 giorni di tempo per legiferare in materia nel rispetto dei principi sanciti dall’accordo.

L’intesa è arrivata dopo una lunga giornata di incontri, iniziata con la Conferenza delle Regioni, dove i presidenti avevano condiviso all’unanimità una bozza di accordo da proporre al governo. Nel pomeriggio è iniziato il confronto tecnico-politico con i ministri per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto e per la Semplificazione Normativa Roberto Calderoli. Fitto, nel corso del pomeriggio, ha avuto anche due colloqui con il premier Silvio Berlusconi per aggiornarlo sull’andamento dei lavori. Il tavolo è proseguito fino a tarda sera per limare il testo e alla fine l’intesa è stata trovata.

La base dell’accordo resta la bozza votata la mattina all’unanimità dai governatori. L’intesa definisce alcune direttive che spetterà alle regioni mettere in atto. Tra gli altri il via libera agli aumenti volumetrici del 20% per abitazioni uni e bifamigliari (abitazioni fino a 1.000 metri cubi), a patto che siano usate tecniche di bioedilizia o risparmio energetico. Confermata anche la possibilità di demolizione e ricostruzione con aumento volumetrico fino al 35%, con l’uso di tecniche di bioedilizia e risparmio energetico. Tutto ciò riguarderà solo l’edilizia residenziale fuori dai centri storici e dalle aree protette, starà inoltre alle Regioni valutare le zone e i beni all’interno del proprio territorio.