Piano del governo per liberare 7.000 posti nelle carceri

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Piano del governo per liberare 7.000 posti nelle carceri

07 Settembre 2008

Il piano del governo per affrontare l’emergenza degli istituti penitenziari è pronto. Lo anticipa oggi La Repubblica, che illustra i due capisaldi del progetto: l’espulsione di 3.300 detenuti stranieri e il braccialetto elettronico per più di 4.000 italiani. A metterlo a punto sono stati il ministro della Giustizia Angelino Alfano e il direttore delle carceri Franco Ionta, che hanno già ottenuto il pieno via libera da parte di Berlusconi.

Il piano mira a liberare oltre 7.000 posti. Per quanto riguarda i detenuti stranieri, andrà applicato con rigore l’articolo 16 della legge Bossi-Fini (espulsione per chi deve scontare una pena residua non superiore a due anni), che secondo il Dap finora non ha portato gli effetti sperati per tre motivi: tribunali di sorveglianza restii, paesi stranieri non disponibili all’accoglimento, identificazione difficile.

L’altro punto fermo del progetto è il braccialetto elettronico destinato a circa 4.100 detenuti di nazionalità italiana. Ionta propone di modificare il codice di procedura penale (articolo 275) che ne prevede l’utilizzo solo con il "consenso" dell’interessato per trasformarlo invece in un obbligo legato agli arresti domiciliari.