Piazza Affari avvio in rosso e frenata dei listini europei

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Piazza Affari avvio in rosso e frenata dei listini europei

02 Maggio 2016

Avvio di settimana difficile per la Borsa di Milano, che esordisce in rosso nel panorama incerto dei mercati europei. La Borsa italiana, in flessione dell’1,39% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, perde terreno il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 20.011 punti, ritracciando dell’1,30%.  Tra i best performers di Milano, si distinguono Moncler (+0,78%), Ferrari (+1,35%), Fiat Chrysler Automobiles (+1%) , questa in attesa delle immatricolaziini in Italia.  Fa bene anche Telecom Italia (+1,09%). I più forti ribassi, invece, si verificano  sul comparto bancario, con  Banca Mps, che avvia la seduta con -7,01%. Seduta drammatica per UBI Banca, che crolla del 5,19%. Sensibili perdite per Banca Popolare dell’Emilia Romagna, in calo del 5,00%.

Ore decisive per il destino della Popolare di Vicenza: la Borsa valuterà se quotare la banca come previsto – il 4 maggio prossimo – considerando anche la quota del fondo Atlante capitale flottante. Formalmente per lo sbarco a Piazza Affari è necessario avere un flottante pari ad almeno il 25% del capitale, ma il pacchetto di Atlante, che è un organismo d’investimento collettivo del risparmio e che investirà nell’aumento 1,385 miliardi di euro, potrebbe essere equiparato ad azionariato diffuso e quindi aprire la strada verso il listino. L’offerta di azioni, nell’ambito dell’aumento di capitale da 1,5 miliardi di euro finalizzato alla quotazione, si è chiusa con la sottoscrizione solo del 7,66% dei titoli offerti, per un controvalore di circa 115 milioni.

 L’ottava inizia per le borse europee, con la chiusura della maggior parte dei listini asiatici e la chiusura della birsa londinese. Sostanzialmente stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,146. L’Oro è sostanzialmente stabile su 1.293,2 dollari l’oncia.  Tra le principali Borse europee, apre soprà la parità Francoforte, che vanta un progresso dello 0,42%, e anche  Parigi  registra una plusvalenza dello 0,29%. Chiusura, questa mattina, per la Borsa di Tokyo complice la fiammata dello yen salito ai massimi da 18 mesi nel cambio con il dollaro dopo la decisione della banca del Giappone di optare per lo status quo della politica monetaria. L’indice Nikkei dei titoli guida ha così lasciato sul terreno il 3,11% terminando a 16.147,38 punti alla ripresa dopo la chiusura per festività di venerdì. 

A Wall Street, la seduta di venerdì scorso, è finita in calo seppure lontana dai minimi, cosa che ha permesso al Dow Jones e all’S&P 500 di archiviare aprile in rialzo. Arrivato a cedere fino a 178 punti, venerdì il Dow ne ha lasciati sul terreno 57,12, lo 0,32%, a quota 17.773,64. Lo “Standard & Poors 500” ha registrato un ribasso di 10,51 punti, lo 0,51%, a quota 2.065,30 mentre il Nasdaq è scivolato di 29,93 punti, lo 0,62%, a quota 4.775,36. Con un +0,5%, l’indice delle 30 blue chip è riuscito ad archiviare il terzo mese di fila in rialzo ossia la striscia temporale più lunga dai quattro mesi consecutivi in positivo finiti nel giugno 2014.