Piemonte: ok del Consiglio di Stato al riconteggio delle schede elettorali
27 Luglio 2010
di redazione
Sì al riconteggio dei voti per le regionali in Piemonte. Il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dai legali del presidente della regione Roberto Cota (Lega), relativa alla decisione del Tar del Piemonte, che ha ordinato il riconteggio elettorale di circa quindicimila schede accogliendo il ricorso presentato dalla candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Mercedes Bresso.
Soddisfatti i legali dell’ex governatore Mercedes Bresso. "Il Consiglio di Stato – ha spiegato l’avvocato Luca Di Raimondo – ha stabilito che con il riconteggio non c’è alcun danno grave per la Regione Piemonte, la cui attività amministrativa può andare avanti con regolarità. Inoltre – ha aggiunto il legale di Bresso – è stato detto che la certificazione dei voti prevede il contraddittorio tra le parti, che sono quindi entrambe garantite".
Promette invece battaglia l’avvocato Luca Procacci, legale del governatore del Piemonte: "Durante il riconteggio contesteremo tutti quei voti che, in base alla legge, non verranno attribuiti a Roberto Cota". I giudici amministrativi hanno ribadito "la necessità che le parti siano presenti" durante le operazioni. La tesi dell’avvocato è che il voto attribuito a una delle due liste interessate ("Consumatori" e "Al Centro con Scanderebech", estromesse dal Tar) valga automaticamente anche per Cota.
"L’ordinanza del Consiglio di Stato – sottolinea il legale – ha riconosciuto la piena legittimità di Roberto Cota a governare". Il riferimento è al passaggio in cui viene spiegato che la sentenza di primo grado "non è in grado di paralizzare o anche solo di ostacolare sul piano giuridico-amministrativo, il corretto funzionamento degli organi di governo della Regione Piemonte". "La nostra istanza – conclude Procacci – non è stata accolta perchè non c’è nessun pericolo per la legittimità del Governatore".