Pil in frenata ma Renzi vede rosa. Brunetta: “Servirà manovra shock”

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Pil in frenata ma Renzi vede rosa. Brunetta: “Servirà manovra shock”

Pil in frenata ma Renzi vede rosa. Brunetta: “Servirà manovra shock”

14 Febbraio 2016

La crescita italiana perde slancio. Anche se con una prima stima del Pil per il 2015 a +0,7%, si conferma l’uscita del Belpaese da una recessione durata tre anni. A frenare gli entusiasmi arriva però il risultato del quarto trimestre, che si ferma a +0,1%, peggior dato dell’anno e sotto le attese, che non solo porterà a limare verso il basso la performance dell’economia per l’intero anno ma rende più incerto anche lo scenario per il 2016.

 

Governo e maggioranza puntano tutto sul ‘bicchiere mezzo pieno’, su un dato annuale che torna positivo dal 2011 e sui risultati destagionalizzati che dicono che nel quarto trimestre il Pil è cresciuto dell’1% tondo su base annuale, variazione tendenziale più alta dal secondo trimestre sempre del 2011. "Deve essere chiaro che l’Italia è cambiata, è ripartita”, ha detto il premier Matteo Renzi

 

A ottobre, la nota di aggiornamento al Def aveva rivisto al rialzo la crescita a +0,9%, anche se già a fine anno si era iniziato ad ammettere che si sarebbe riusciti ad arrivare al massimo a un +0,8%. Certo, "avrei preferito vedere un decimale in più piuttosto che in meno" dice il titolare di via XX Settembre. E, in linea con il pensiero più volte espresso anche dal premier Matteo Renzi, aggiunge che "come si sa i decimali contano poco, l’importante è la direzione di marcia che è di crescita, dopo tre anni di profonda recessione, che è confermata e rafforzata nel 2016".

 

Al Tesoro comunque si attende il dato finale, che sarà diffuso a marzo, convinti che una correzione al rialzo sia possibile. Ci sono dati che potrebbero far pensare ad una sottovalutazione delle stime Istat nei periodi di crisi: nel 2015 i consumi elettrici hanno segnato un +1,5%, il gettito è andato bene, i passeggeri sui voli sono aumentati del 4,5%, le presenze negli alberghi del 2,2%. E’ una professione di ottimismo, quella del governo, non condivisa però dagli analisti, che parlano invece di dato deludente e sotto le attese, che con ogni probabilità porterà a una revisione al ribasso delle stime per il 2016, già in genere meno positive di quelle dell’esecutivo. 

 

E mentre il premier continua a difendere l’immagine di una Italia "che è cambiata, è ripartita" grazie alle riforme, sulla crescita debole e inferiore alle attese, arrivano i timori dei sindacati e scatta il fuoco di fila delle opposizioni, che parlano di doccia gelata per il premier e di avviso di sfratto per il governo. "Matteo Renzi sa che l’ultimo trimestre 2015 in frenata ha un effetto negativo su 2016?" twitta Renato Brunetta, prevedendo che "i suoi conti pubblici saltano e servirà una manovra shock". Insomma Renzi racconta di numeri un tantino diversi.