PIL: Unioncamere, frenata nel 2008

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PIL: Unioncamere, frenata nel 2008

PIL: Unioncamere, frenata nel 2008

02 Novembre 2007

Il Centro Studi di Unioncamere in collaborazione con Prometeia prevede una brusca frenata del Pil i nel 2008. Le stime indicano che la crescita nel prossimo anno si fermerà al +1,5% a fronte del +1,8% con cui si chiuderà il 2007.

”La crescita rallentata dell’economia italiana il prossimo anno è in parte dovuta anche all’insoddisfacente incremento della domanda interna.” Ha spiegato Unioncamere –

“Nel 2008, la spesa per consumi delle famiglie dovrebbe aumentare con gli stessi ritmi del 2007 (+1,7%). Segnali di rallentamento provengono anche dalle esportazioni e dagli investimenti fissi lordi, che dovrebbero comunque incrementare rispettivamente del +2,3% e +1,6%, ma raggiungendo risultati inferiori a quelli previsti per la fine di quest’anno (+3,6% le esportazioni e +3,5% gli investimenti). Per il mercato del lavoro è in atto un rallentamento dopo i risultati particolarmente brillanti ottenuti lo scorso anno (+1,6%). La crescita prevista nel 2007 è pari al +0,8%, mentre il 2008 sarà interessato da una leggera decelerazione al +0,7%”.

Nel 2008, secondo le stime di Unioncamere-Prometeia, a livello regionale il primato della crescita spetterà al Veneto, all’Emilia Romagna e alla Sicilia, tutte al +1,8% Seguono, con il +1,6%, Lombardia, Campania e Sardegna. L’andamento più deludente, nel 2008, dovrebbe coinvolgere il Molise (+0,7%), la Basilicata (+0,9%) e la Liguria (+1,0%).

Dovrebbero essere il Nord-Est in generale e le famiglie venete in particolare ad aggiudicarsi nel 2008 il primato della crescita dei consumi delle famiglie. Con il +2,3% il Veneto si pone al vertice della classifica regionale, seguito da Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Umbria (+2,1%). Agli ultimi posti, invece, tutte regioni meridionali: Molise (+1,0%), Sardegna e Basilicata (+1,1%), Sicilia, Calabria, Puglia, Campania e Abruzzo (+1,3%).

Sul fronte dell’occupazione, il 2008 dovrebbe registrare un maggiore incremento delle unità di lavoro nel Nord-Est e nel Centro (+0,9%), seguono Mezzogiorno (+0,7%) e Nord-Ovest con +0,4%. A livello regionale l’occupazione mostra una dinamica più vivace in Valle d’Aosta e Lazio (+1,5%), seguiti dalla Basilicata (+1,2%). Le più deludenti sono le performance di Sicilia, Molise e Umbria (+0,2% la crescita in tutte e tre le regioni).

Nelle esportazioni, vola alto la Liguria nel 2007 (+7,8%) e continuerà a volare nel 2008 (+6,4%) invertendo radicalmente la rotta seguita lo scorso anno (-6,2%). Elevate, però, le performance anche di Puglia (+4,3%), Calabria (+3,7) e Piemonte (+3,6%). Il segno meno precede invece gli andamenti in primo luogo della Basilicata (-8,8%), quindi della Valle d’Aosta (-0,9%), dell’ Abruzzo (-0,8%) e della Sardegna (-0,3%).

Secondo i dati elaborati dal Centro studi di Unioncamere, uno dei pochi elementi a favore della crescita meridionale nel 2007 e anche nel 2008 è rappresentato dalla buona evoluzione degli investimenti totali. Una evoluzione che nel biennio dovrebbero crescere più della media nazionale (+4,5% nel 2007 a fronte del +3,5% medio e +2,2% nel 2008 a fronte dell’1,6% nazionale). Nel 2008, tra le regioni è la Valle d Aosta a guidare la classifica dell’aumento previsto, con un +5,0%. Seguono a breve distanza la Campania (+4,1%) e la Liguria (+3,5%). Ultime in graduatoria invece le Marche (0,0%), l Abruzzo (+0,1%), e la Sardegna (+0,2%).