Piogge incessanti sull’Abruzzo. Una vittima nel teramano
03 Marzo 2011
Alla lunga lista dei danni provocati in Abruzzo dall’ondata di maltempo he ha colpito in particolare il teramano si aggiunge una vittima. Il corpo di Pietro Di Sabatino Rizziero, 75 anni, è stato ritrovato intrappolato con la sua auto sotto il cavalcavia allagato della Strada statale 80 all’altezza del casello autostradale Mosciano-Teramo.
L’auto è stata trovata con i finestrini aperti. A dimostrazione dell’ultimo disperato tentativo dell’uomo di uscire dal mezzo. Anche sessanta cani che erano ospiti del canile intercomunale di Alba sono morti: inghiottiti dalla furia delle acque nonostante le operazioni di evacuazione e messa in sicurezza. “Siamo in ginocchio”. Non ha altre parole il presidente della Provincia di Teramo Walter Catarra per esprimere le difficoltà in cui riversa la regione. Due giorni di pioggia incessante, una vera e propria alluvione, hanno devastato il territorio, così come è accaduto in gran parte del centro Italia. “Un colpo mortale. Stiamo preparando la richiesta per il riconoscimento della calamità naturale: siamo in continuo contatto con il presidente della Regione, Gianni Chiodi e con gli assessori regionali competenti. La dimensione del danno è tale che solo un immediato intervento del governo può arginare i problemi che registriamo dappertutto”.
Basta guardarsi intorno per rimanere senza fiato. La Pedemontana è franata in due punti e un’auto è rimasta incastrata, fortunatamente senza feriti; un pilone, in zona Villa Ricci, si è abbassato di un metro; la provinciale 17 che collega il capoluogo alla Val Vibrata è stata chiusa; ponti interdetti e decine di strade impercorribili sulle quali si sono riversate pareti di fango e terra; ovunque frane, allagamenti, sottopassi inagibili e sistemi fognari in tilt. Le istituzioni sono in stato di massima allerta. Telefonate, incontri, colloqui. Il presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Nazario Pagano, si è confrontato a lungo con l’assessore regionale alla Protezione civile, Gianfranco Giuliante, che appena nominato è già alle prese con una grave emergenza. Si parla di seri danni alle infrastrutture e gravi disagi sulla rete viaria dove la Protezione civile ha coordinato le operazioni di soccorso. “La situazione nel teramano è drammatica”, ha detto Giuliante. “Si è intervenuti in situazioni che erano di oggettiva difficoltà, ma soprattutto la Protezione civile ha mobilitato tutte le squadre di volontari, non solo del teramano, ma anche quelli delle province limitrofe. Ci sono state oltre mille micro frane. Ci sono quattro ponti – ha continuato – sicuramente danneggiati e la possibilità che ne vengano chiusi altri tre. C’era stata anche l’ipotesi di evacuazione di mille persone a Pineto; ipotesi poi fortunatamente rientrata perché il fiume si è abbassato di livello”.
Il commento del Consigliere regionale Federica Chiavaroli è stato altrettanto allarmante: “Siamo senza parole davanti all’ennesima calamità che colpisce una Regione già martoriata come la nostra. E’ una dura prova per le nostre strutture di emergenza e per il nostro sistema infrastrutturale. Alle prime – la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, ma anche i tanti volontari – va dato atto, ancora una volta, di aver saputo affrontare con competenza le situazioni più drammatiche. Il sistema infrastrutturale, invece ha mostrato tutta la sua inadeguatezza e fragilità. Mi chiedo come sia possibile che strade costruite non più tardi di dieci anni fa siano franate, mentre siamo rimaste in piedi quelle che hanno più di cento anni. La Regione, comunque, ha già attivato tutti gli interventi possibili per gestire l’emergenza e sia il governatore Chiodi che l’assessore Giuliante hanno la nostra piena approvazione per come stanno gestendo una situazione di grande difficoltà”.
E un sincero cordoglio è stato espresso dal Consigliere Chiavaroli ai familiari di Pietro Di Sabino Rizziero, vittima del nubifragio. “Sono vicina alla sua famiglia e a quella del senatore Paolo Tancredi per questa perdita assurda ed improvvisa”. E il pensiero non può che correre alle popolazioni colpite dagli allagamenti che hanno devastato diversi centri abitati. “Siamo vicini a tutti loro e sono certa che le autorità competenti hanno fatto tutto il possibile per riportare la situazione alla normalità”.
Ma ora, purtroppo, dovrà iniziare la conta dei danni. La situazione più critica è relativa alle attività produttive, per la quale l’assessore allo Sviluppo economico Alfredo Castiglione ha già preso provvedimenti. D’intesa con il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha annunciato di voler rimodulare alcune risorse del Fondo unico delle attività produttive a favore delle attività del territorio colpite dall’alluvione. Questo, in attesa e nella speranza che anche dal governo possano arrivare risorse più consistenti una volta riconosciuto lo stato di calamità naturale. “In un periodo certamente non facile per la nostra realtà produttiva, simili catastrofi lasciano presagire ancora un’annata difficile per un’economia già sofferente in un mercato che non copre forse nemmeno i costi di produzione", spiega Castiglione. "Ci attiveremo assieme alle organizzazioni artigiane e imprenditoriali per valutare come gestire le pur minime risorse da destinare ad un comparto, quello delle piccole e medie imprese, già fortemente provato da una congiuntura sfavorevole”.