Poletti, Quagliariello (Idea): scuse siano accompagnate da dimissioni

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Poletti, Quagliariello (Idea): scuse siano accompagnate da dimissioni

10 Gennaio 2017

“Io sono un oppositore del politicamente corretto, ma c’è un senso delle istituzioni che dovrebbe portare a considerare il tempo storico che stiamo vivendo. Quando non si occupa un ruolo istituzionale ci si può esprimere come si crede, ma quando si accetta una carica che comporta una responsabilità, e che spesso è anche un peso, ci si deve adeguare. Lei, ministro Poletti, non lo ha fatto”. Così il senatore Gaetano Quagliariello, presidente di ‘Idea’, si è rivolto al ministro del Lavoro Poletti durante il dibattito in Senato.

“Il ministro – ha affermato Quagliariello – ha offeso i nostri giovani all’estero e non ha compreso le dinamiche circolari dell’occupazione nell’era della globalizzazione, offrendo un’immagine autarchica del lavoro come se il problema fosse quello di contrapporre coloro che restano in Italia con quanti scelgono di andare all’estero, o più spesso sono costretti a farlo. Tutto ciò mentre le cronache quotidiane, dai dati Istat ai comuni in default, dall’ospedale di Nola al dramma dei senzatetto, tracciano il quadro di un Paese in grandissima difficoltà.

Il ministro Poletti ha esordito in maniera dignitosa, riconoscendo il proprio errore e chiedendo scusa. Ma le scuse avrebbero dovuto essere accompagnate da un’offerta di dimissioni. Dimettersi quando si sbaglia non significa mostrarsi deboli ma dimostrarsi forti; significa considerare il proprio incarico un impegno verso il Paese che si svolge finché non si sbaglia troppo; significherebbe – ha concluso Quagliariello – un cambio di clima anche rispetto a ciò che abbiamo visto nel recente passato”.