Politiche sociali, la Regione Molise stanzia nuovi fondi
05 Luglio 2011
Interventi a sostegno dei disoccupati e per l’integrazione degli immigrati, iniziative per promuovere la cultura multietnica nelle scuole e sostegno alle famiglie. È questo, in sintesi, l’obiettivo del nuovo Programma regionale di inclusione sociale 2011-2012 presentato a Campobasso ad amministratori, sindaci e rappresentanti del mondo della scuola. All’iniziativa hanno partecipato anche i due presidenti delle province di Campobasso e Isernia, Rosario De Matteis e Luigi Mazzuto.
Il Programma regionale di inclusione sociale 2011-2012 prevede tra le azioni: 260 borse lavoro per sostenere l’integrazione sociale dei soggetti maggiormente a rischio di esclusione socio-lavorativa; l’istituzione di due unità di servizio territoriali per l’integrazione dei cittadini immigrati; la realizzazione di interventi di promozione e sensibilizzazione nelle scuole sul tema dell’integrazione e di un mondo multietnico. Per quanto riguarda le borse lavoro, i progetti saranno affidati ai Comuni che dovranno stilare apposite graduatorie, mentre tutor qualificati seguiranno passo dopo passo il percorso di formazione delle persone ammesse ai benefici economici. “Abbiamo pensato anche alle famiglie”, ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali del Molise, Angela Fusco Perrella. Tra le iniziative, infatti, è stato creato anche il progetto dal titolo “Educatrice domiciliare-Servizi innovativi per la prima infanzia per conciliare i tempi di vita e lavoro”, destinato a favorire l’occupazione femminile.
Oltre all’assessore Perrella, hanno partecipato ai lavori anche il presidente della Regione Molise, Michele Iorio, l’assessore alle Politiche sociali della Provincia di Isernia, Domenico Izzi e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Fabio Iodice. Soddisfatto il presidente Iorio, che ha voluto sottolineare come la definizione del Programma regionale di inclusione sociale sia un “un risultato straordinario, in un momento di crisi come quello attuale. Abbiamo messo in campo molte risorse per l’occupazione, l’integrazione sociale e la famiglia”.
La Regione ha presentato ieri anche il primo rapporto su “I servizi educativi per la prima infanzia in Molise”. L’opuscolo è stato curato dallo stesso Ente in collaborazione con l’Istituto degli Innocenti di Firenze. La Regione Molise ha inteso perseguire con questa iniziativa promuovendo, in primo luogo, l’affermazione e la diffusione della cultura dell’affidamento familiare, la qualificazione e lo sviluppo omogeneo di questo istituto e la realizzazione di una forte integrazione tra i soggetti pubblici e privati impegnati su questi temi. Si può parlare anche in questo caso di governance, ma centrata sui bambini, allo scopo di creare servizi sempre più vicini a loro.
Anche il programma di questo settore delle politiche sociali in Molise è abbastanza articolato e prevede azioni mirate a coinvolgere l’intero territorio. Tra le iniziative messe in campo, è il caso di segnalare il Piano per lo sviluppo dei “nidi d’infanzia” che mira a creare un sistema integrato di asili nido e nuovi servizi anche nei luoghi di lavoro. L’obiettivo che la Regione vuole realizzare in tema di servizi destinati ai minori fino a tre anni è implementare l’offerta educativa per la prima infanzia, fino a coprire il 45 per cento dei comuni molisani entro il 2013. Un obiettivo che può sembrare ambizioso, ma su cui la Giunta regionale di centrodestra ha deciso di puntare senza alcun timore. “Valorizzare il “pensiero bambino” – ha spiegato l’assessore Angela Fusco Perrella, durante la presentazione del rapporto sull’infanzia – significa contribuire a rendere gli adulti più sensibili, creativi e disposti a cambiare in meglio se stessi e il mondo circostante, nell’ottica della globalizzazione dei diritti”.