Polonia. E’ Komorowski il nuovo presidente col 53,1% dei voti
04 Luglio 2010
di redazione
Bronislaw Komorowski, candidato del governo alle presidenziali in Polonia, ha vinto oggi al ballottaggio sullo sfidante Jaroslaw Kaczynski e sarà il prossimo presidente polacco. Lo confermano i risultati concordi degli exit poll dopo la chiusura dei seggi. Risultati presi per buoni anche dai due sfidanti perché si sono, l’uno, rallegrato per la vittoria, l’altro congratulato con l’avversario.
Secondo gli exit poll di due differenti istituti, Komorowski ha ricevuto il 53,1% e il 51,09% dei voti, contro il 46,9% e il 48,9% di Kaczynski. L’affluenza era indicata al 56,2% e al 52,4% (al primo turno era risultata del 54,94%). Komorowski, 58 anni, attuale presidente del ramo basso del Parlamento (Sejm) e facente funzione di capo dello Stato dopo la tragica morte del presidente Lech Kaczynski nell’incidente aereo di Smolensk, in Russia, del 10 aprile scorso, era il candidato del partito di governo del premier Donald Tusk, Piattaforma Civica (Po, liberal conservatore).
La sua vittoria significa per la Polonia maggiore governabilità dal momento che presidenza ed esecutivo saranno espressione della stessa forza politica. Con Lech Kaczynski, del partito di opposizione Pis (Diritto e Giustizia, conservatore tradizionalista) i due poli del potere erano spesso paralizzati a causa dei veti che il presidente poneva ai disegni di legge del governo non graditi.
"Ha vinto la democrazia polacca", ha commentato Komorowski dopo i primi exit poll che lo indicano vincitore. In un discorso in diretta tv, ha detto che "i polacchi hanno ragione di essere orgogliosi perchè oggi ha vinto la democrazia". Kaczynski, 61, ex premier, leader del Pis, se avesse vinto avrebbe sicuramente continuato la politica di veti del gemello, mettendo i bastoni fra le ruote al governo. Adesso, grazie a una sensazionale rimonta nelle ultime due settimane, ha sì perso le elezioni ma si può dire comunque soddisfatto avendo ricevuto dal popolo alle urne un robusto mandato di capo dell’opposizione a pochi punti di distanza dal vincitore.
Credito di voti che gli permetterà di rinnovare il partito e lanciarlo come credibile alternativa alle prossime scadenze elettorali. "Essere sconfitti ma non cedere, questa è la vera vittoria", ha detto citando una frase storica del grande eroe nazionale, il maresciallo Josef Pilsudski. Il gemello del defunto presidente si è subito congratulato con Komorowski per la vittoria, annunciando però anche battaglia ai prossimi appuntamenti elettorali: le amministrative l’autunno prossimo e le politiche nel 2011.
Secondo gli esperti, Komorowski deve la sua vittoria ai voti del terzo candidato, il leader di sinistra Grzegorz Napiralski, i cui elettori al ballottaggio hanno votato per due terzi in suo favore. Al primo turno Napiralski aveva preso il 13,68%. Prima della morte di Kaczynski, Komorowski, che lo avrebbe sfidato alle presidenziali regolari previste per ottobre, era dato per favorito e probabile vincitore già al primo turno con oltre il 50%. L’incidente aereo costato la vita al capo dello Stato e ad altre 95 persone, l’ondata di lutto nazionale seguita, e la scesa in campo di Jaroslaw al posto del fratello morto, hanno cambiato le cose, consentendo a Kaczynski una rimonta straordinaria.
Il primo turno il 20 giugno si era chiuso con Komorowski al 41,5% contro il 36,6% e il ballottaggio oggi conferma che Kaczynski lo ha tallonato pericolosamente da vicino. Komorowski, europeista, era il favorito degli intellettuali, dell’elettorato urbano e probabilmente anche di molti leader Ue. La sua visione è per una Polonia ancorata nell’Europa con buoni rapporti sia con Germania che Russia, i due grandi ‘minacciosi’ vicini. Kaczynski, anche se ultimamente si è sforzato di darsi un ‘look’ più conciliante, è per una Polonia forte ma attenta ai deboli, determinata nella difesa degli interessi nazionali, sensibile alle istanze della Chiesa, ‘diffidentè verso Mosca e Berlino, e con un posto nel G20.