Polonia vs Russia, in due per un posto nell’Europa che conta

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Polonia vs Russia, in due per un posto nell’Europa che conta

Polonia vs Russia, in due per un posto nell’Europa che conta

12 Giugno 2012

“Voglio rifugiarmi sotto il Patto di Varsavia”, cantavano i Cccp di Giovanni Lindo Ferretti in una loro celeberrima canzone (‘Live in Punkow’, ndr). E una sorta di ‘match nostalgia’ tra due dei principali paesi (anche se all’epoca ‘Madre Russia’ era Lei, l’Unione Sovietica) dell’allora alleanza militare del blocco sovietico si disputerà proprio a Varsavia, martedì 12 Giugno. Fischio d’inizio alle 20.45, Russia contro Polonia.

La partita è di indubbio fascino sotto l’aspetto storico. Già, perché la spinta polacca (in quel caso affatto propulsiva) dei primi anni ’80 ha rappresentato l’inizio della fine di quel Patto. La nascita e il successo di ‘Solidarność’ – nonostante, in un primo momento, la sospensione delle attività imposte dal generale Jaruzelski – il primo sindacato libero del blocco comunista, fondato dal premio Nobel per la pace 1983 Lech Walesa, diede l’imprimatur al processo di riforme economiche – meglio noto come Perestrojka  – fortemente voluto dall’allora Segretario generale del Pcus, Michail Gorbacev, e, in secondo luogo, alla disgregazione del blocco, culminata con la caduta del Muro di Berlino del Novembre ’89.

Ora, evidentemente, tutt’alto è il contesto geo-politico regionale entro cui si andrà a stagliare la sfida: soprattutto in Polonia, guidata dal 2007 dal primo ministro iper-mercatista Donald Tusk. In Russia, invece, Putin è al suo terzo mandato di presidente, avendo nel contempo realizzato il suo progetto di ‘democratura’ (autoritarismo e democrazia) del paese.

Calcisticamente parlando, non dovrebbe esserci storia. La Russia è più squadra. Ne sa qualcosa l’Italia, sconfitta per 3 reti a 0 nell’amichevole di venerdì 1 Giugno a Zurigo. 4-2-3-1 di base, può contare sull’estro di due talentuosi calciatori: il ventunenne Alan Dzagoev, in forza al Cska di Mosca e Andrey Arshavin, eterna promesso del calcio russo, per quattro anni all’Arsenal, ora allo Zenit San Pietroburgo di Luciano Spalletti. Priva di un vero centravanti (Aleksandr Kerzhakov e Roman Pavlyuchenko non assicurano quel peso offensivo necessario), oltre ai due trequartisti, potrà avvalersi dello spessore internazionale del suo Commissario tecnico, il girovago olandese Dick Advocaat, già vincitore della Coppa Uefa con lo Zenit San Pietroburgo nel 2008. Addirittura in semifinale quattro anni or’ sono, la Russia potrebbe ripetersi ed essere nuovamente la sorpresa di questi Europei.

La Polonia, dal canto suo, si contraddistingue per l’assenza di calciatori di alta caratura tecnica. Un’unica eccezione: il bomber del Borussia Dortmund campione di Germania, Robert Lewandoski, attorno a cui il Ct Franciszek Smuda imposterà l’intero assetto tecnico-tattico (4-2-3-1 anche in questo caso).In Austria-Svizzera 2008, la Polonia ottenne un solo misero punto nelle tre partite del girone di qualificazione; quest’anno, tuttavia, potrebbe puntare sull’aver pescato un girone più abbordabile (Grecia e Repubblica Ceca, oltre alla Russia), per potersi giocare, con ogni probabilità, la qualificazione sul filo di lana.

Solo tre i precedenti: 02/06/1996, amichevole a Mosca, Russia – Polonia 2-0; 27/05/1998, amichevole a Chorzow, Polonia – Russia 3-1; e infine, 22/08/2007, amichevole a Mosca, Russia – Polonia 2-2.

Pronostico: Russia – Polonia 2-0.