Popolari e PMI pronte ad operare per la ripresa dell’economia nel Nord Ovest
27 Aprile 2011
L’economia italiana nello scorso anno è stata ancora condizionata dalla crisi economica internazionale, che ha determinato effetti negativi anche nelle regioni del Nord Ovest del Paese. Seppure in misura piuttosto moderata, il tessuto produttivo dell’area ha iniziato a mostrare, già nel corso dell’anno passato, segnali di ripresa. Tuttavia, lo scenario economico continua ad essere caratterizzato da elementi di fragilità.
In merito, le più recenti indagini dell’ISTAT relative alla fiducia dei consumatori mostrano una flessione del clima di fiducia a livello nazionale, diffusa in maniera piuttosto disomogenea nel Paese, con un calo particolarmente marcato proprio nelle regioni del Nord Ovest. L’indice di fiducia dei consumatori è calato soprattutto per il forte deterioramento del clima economico e futuro, mentre in misura minore di quello personale e corrente.
Conclusioni analoghe si riscontrano anche dalle indagini relative alla fiducia delle imprese manifatturiere e delle costruzioni che mostrano segnali interlocutori. Negli ultimi mesi il clima di fiducia è calato nell’area, i giudizi sugli ordini sono peggiorati, mentre timidi segnali di ripresa provengono dai giudizi sulle scorte di magazzino che presentano saldi in risalita.
Il quadro che emerge dalle inchieste ISTAT, migliore dell’anno precedente, ma, comunque non ancora del tutto positivo, fa tuttavia capire che la strada per la ripresa è ancora lunga poiché, sia dal lato delle imprese che delle famiglie, non vi è ancora una solida fiducia di un tangibile miglioramento della situazione economica.
Permangono, inoltre, situazioni alquanto delicate nel mercato del lavoro. Gli occupati nell’area erano 6,8 milioni a fine 2010, valore che si è mantenuto stabile negli ultimi due anni. I disoccupati sono invece progressivamente aumentati e il tasso di disoccupazione alla fine dell’anno ha raggiunto il 6,3%, quasi 1,5 punti percentuali in più rispetto a fine 2008.
In questo contesto economico così complesso e articolato, è proseguita incessante ed instancabile l’attività del Credito Popolare, tesa a fornire un costante sostegno al tessuto produttivo dell’area, permettendo alle PMI ed alle famiglie di guardare con più fiducia al futuro.
Una vicinanza ed una prossimità alle PMI ed alle famiglie che operano nel Nord Ovest, quella della Categoria, che è testimoniata dai dati relativi al mese di febbraio da cui si evidenzia un incremento totale degli impieghi pari al 6,9%, un dato superiore alla media nazionale, con incrementi per quanto riguarda i finanziamenti alle piccole e medie imprese ancora più ampi, testimoniati dalla erogazione di 3,7 miliardi di euro di credito nei confronti delle PMI, nei primi due mesi del 2011, quasi 1 miliardo in più rispetto allo stesso periodo del 2010.
L’aumento dei prestiti ha riguardato anche le famiglie, per le quali, infatti, tra gennaio e febbraio sono stati concessi 2 miliardi di euro sotto forma di mutui per l’acquisto dell’abitazione, quasi il doppio rispetto al quanto avvenuto nel 2010.
Dal lato della raccolta bancaria, vi è stato, sempre a febbraio, un aumento tendenziale del 6,7%, chiaro segnale della continua fiducia espressa dai risparmiatori per le Banche Popolari, rimaste fedeli al loro modello operativo, di sostegno ai territori e alle comunità locali di riferimento.
La prossimità ai territori del Credito Popolare è espressa dai più recenti dati di fine 2010, che mostrano come esso, con 3.616 sportelli, copre circa il 35% della rete bancaria del Nord Ovest, con una quota di mercato del 30,9% degli impieghi alle imprese, e del 35,7% con riferimento ai finanziamenti alle piccole e medie imprese, rappresentando, il 22,8% della raccolta bancaria dell’area.
Da queste informazioni emerge il ruolo fondamentale a sostegno dell’economia di queste regioni svolto dalle Banche Popolari, che dimostrano ancora una volta una migliore e più efficace capacità di allocazione delle risorse proprio nei momenti più acuti della congiuntura economica, riuscendo ad ottenere la fiducia di migliaia di imprese e di famiglie. Un risultato, questo, che gli istituti della Categoria hanno ottenuto in virtù del rapporto privilegiato con la propria clientela, che unito alla conoscenza diretta del contesto locale, ha consentito al Credito Popolare di continuare ad erogare prestiti garantendo così la sopravvivenza di numerose imprese, e conseguentemente sostenere il mercato del lavoro dell’area.
I dati dimostrano in maniera inequivocabile come per le Banche Popolari il radicamento territoriale, sia alimentato costantemente dalla coerenza dei comportamenti consistente nel porre le imprese e le famiglie al centro del proprio modo di fare banca, permettendo di raggiungere una naturale sintonia con il tessuto produttivo locale e con tutta la comunità.
*Segretario Generale, Associazione Nazionale fra le Banche Popolari