Post-elezioni, il centrosinistra non si rassegna al risultato del voto

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Post-elezioni, il centrosinistra non si rassegna al risultato del voto

21 Ottobre 2011

Una sconfitta difficile da mandare giù per il centrosinistra, che ha provato ogni strategia politica possibile per vincere le elezioni regionali in Molise. Tutto era stato calcolato: la scelta di un candidato presidente moderato come Frattura (ex Forza Italia ed ex alleato di Michele Iorio), la candidatura nelle liste del centrosinistra di altri esponenti provenienti dal centrodestra, l’inserimento del listino del segretario del nuovo Psi (partito vicino al centrodestra), la richiesta pressante all’elettorato sul voto incrociato. Tutto calcolato per togliere preferenze al Pdl e a Michele Iorio. Un obiettivo centrato, ma che non è bastato ad assestare il colpo di grazia al governatore uscente che, sebbene al terzo mandato, ha retto lo scoglio delle urne e si è riconfermato alla guida della Regione.

Il distacco tra Iorio e Frattura è di 1.505 voti e ora il centrosinistra parla di irregolarità dicendosi pronto a chiedere il riconteggio delle schede. Un appello, su quest’ultimo punto, è arrivato anche da Antonio Di Pietro. Una procedura che richiede, comunque, l’approvazione di un apposito ricorso e che potrebbe essere affidata, in caso di esito positivo, alle Prefetture. Ma ci vorrebbero mesi di attesa per venirne a capo. Intanto, bisognerà prima aspettare la proclamazione degli eletti e l’Ufficio elettorale presso la Corte d’appello a Campobasso è al lavoro per le verifiche sui verbali delle varie sezioni. Un’operazione di routine per controllare che non ci siano incongruenze nei passaggi tra i dati elettorali forniti dai presidenti di seggio ai Comuni e da questi ultimi alle Prefetture. Secondo il centrosinistra ci sarebbero, invece, errori e discrepanze che potrebbero portare addirittura a un “ribaltamento del voto”.

Polemiche e veleni del dopo elezioni hanno scatenato la rabbia del centrodestra. Durissima la replica di Ulisse Di Giacomo, coordinatore regionale del Popolo della libertà: “Non ci stanno a perdere e adesso si sono inventati che presso il Tribunale di Campobasso sia in atto la verifica dei voti e che questa abbia portato a un recupero miracoloso di centinaia di schede a loro favore. Alla sinistra e al compagno Frattura – ha aggiunto Di Giacomo – consiglio di stare calmi e tranquilli. Non è certo diffondendo menzogne che cambieranno il risultato elettorale che li ha bastonati”.

Ma se il dibattito politico nel centrosinistra si è concentrato più su questi argomenti che sull’analisi del voto, c’è chi nello stesso schieramento non si fa distrarre. È il senatore del gruppo misto, Giuseppe Astore, che dice “basta con le furbizie e lo scaricabarile” e aggiunge: “Chi ha sbagliato deve assumersi le proprie responsabilità e andare a casa. Non immaginavano gli strateghi dello schieramento moderato-progressista, cioè i vari Bersani, Di Pietro, Ruta, Leva, che tanti loro elettori avrebbero avuto un qualche disturbo di stomaco nel votare un personaggio (Paolo Di Laura Frattura, ndr) che aveva tutte le carte in regola per guidare la coalizione avversaria? Non immaginavano che la reazione di costoro, facilmente prevedibile anche da parte di menti politicamente poco raffinate, sarebbe stata quella di starsene a casa o di dirottare il loro voto su un candidato politicamente più presentabile? Viene il sospetto che se ne rendessero benissimo conto, ma che le loro scelte rispondessero ad altre esigenze ed altri disegni politici, visto che importanti leader del Pd sono arrivati a manifestare soddisfazione per l’esito del voto”. La risposta ad Astore è arrivata dallo stesso Frattura. Il candidato sconfitto da Michele Iorio traccia un’analisi positiva del voto che lo ha riguardato e parla addirittura di “consenso eccezionale” e di premio arrivato dalle urne: “Il centrosinistra di Astore vale più o meno quanto un condominio: questa è la verità che irrita il senatore. Nonostante la sua latitanza (politica), o forse proprio grazie a questa, il consenso del nostro centrosinistra alle urne è stato eccezionale. Astore non ha capito che di personaggi litigiosi e attaccabrighe i cittadini molisani sono stanchi. Vogliono una coalizione compatta e unita. E noi senza di lui lo siamo: per questo siamo stati premiati”. Di che premio parli Frattura non è dato saperlo.