Povero Maurizio, si professa coerente ma è soltanto pavido
26 Aprile 2014
di redazione
Il super coerente e leale Gasparri una volta era con Fini, prima di abbandonarlo (già dentro il Pdl) per seguire Berlusconi. Gasparri, poi, super coraggioso, non ha avuto la forza di seguire il suo fratello La Russa, perché non era sicuro che il progetto di Fratelli d’Italia lo riportasse in Parlamento. Ed invece Giorgia e Ignazio ce l’hanno fatta. L’ardito Maurizio, infine, non ha avuto il coraggio di seguire tutti quelli con cui ha condiviso le scelte dentro il Pdl, perché non era sicuro che il progetto del Nuovo Centrodestra andasse a buon fine. Anche su questo ha avuto torto, e si trova in un partito col quale la sua storia non ha nulla a che fare, con la Santanchè in prima fila e lui in ultima a sentirsi rimproverato per il fatto di andare in tv, perché è arcinoto che il leader non lo gradisce in video. Caro Maurizio, con affetto: questa non è coerenza, è paura. Questa non è lealtà, è pavidità.