Ppe candida Juncker e accoglie Yulia. Italia in ordine sparso
07 Marzo 2014
di redazione
Il congresso del Partito popolare europeo a Dublino e’ stato un appuntamento importante per diverse ragioni. La prima e’ che il Ppe ha scelto il suo candidato per le elezioni europee: il lussemburghese Jean-Claude Juncker, sostenuto dalla Germania, che parla spesso di "Stati Uniti d’Europa e ha vinto con il 61 per cento dei voti. In secondo luogo per la presenza al vertice dei popolari di Yulia Tymoshenko e Vitali Klitschko, l’ex premier arrestata e poi liberata e il pugile divenuto leader della protesta in Ucraina. Mentre l’alleato americano sostiene Kiev, e’ notizia di ieri la telefonata al premier ucraino fatta dal segretario di stato americano Kerry, e’ importante che il mondo popolare europeo dia un segnale per mostrare da che parte sta tra Mosca e Kiev. Infine, e veniamo all’Italia, al congresso dei popolari ha partecipato anche il Nuovo Centrodestra di Alfano, presente al vertice con il coordinatore Quagliariello, accolti dal Ppe insieme alle altre forze di centrodestra Italiane, Fi con Tajani, Pi con Mario Mauro, l’Udc di Casini. "Pensiamo che anche in Italia il popolarismo europeo possa giocare una partita vincente", ha detto Alfano, "Speriamo possa giocarla un popolarismo unito, anche se le divisioni sono tante e lavoriamo per superarle". Secondo il coordinatore nazionale Quagliariello: "Al congresso di Dublino la grande famiglia dei popolari europei ha accolto con calore il Nuovo Centrodestra, ha mostrato grande interesse e riposto fiducia nella nostra giovane formazione politica che è il nuovo centrodestra nel presente e sempre più il centrodestra del futuro. Da domani lavoreremo affinché l’Europa ritrovi la sua anima: quell’anima alla quale tante volte non è riuscita a dare sostanza".