Prato, il governo interverrà sul caso del “distretto illegale” cinese
27 Luglio 2009
di redazione
Il governo interverrà sul caso Prato. Oggi alla Camera l’esecutivo ha accolto un ordine del giorno presentato dal parlamentare pratese del Pdl Riccardo Mazzoni in cui si chiede di “attivare tutti i mezzi, anche con l’istituzione di un tavolo specifico, per l’emersione del distretto illegale cinese, condizione necessaria per favorire un corretto sviluppo economico del distretto pratese”.
Nel testo l’esponente della maggioranza ricorda che “Prato è stata interessata negli ultimi decenni da continui flussi di immigrazione che ne hanno fatto la terza città dell’Italia centrale, e che in questo contesto l’immigrazione cinese si è realizzata con caratteri del tutto peculiari configurando nel tempo una specie di ‘distretto parallelo’ che è cresciuto in modo abnorme negli anni in cui l’economia pratese ha conosciuto il suo momento di crisi più grave. Larga parte della presenza cinese si è purtroppo configurata come clandestina”.
Il primo punto su cui occorre concentrare l’impegno, spiega Mazzoni “è dunque quello dell’affermazione della legalità, visto che il sommerso, l’impiego di clandestini, il non rispetto delle normative in materia di igiene e sicurezza e la mancata osservanza nel pagamento delle tasse locali sono situazioni estremamente diffuse che, se non combattute, rischiano di produrre effetti corrosivi irreversibili sul corpo della società pratese”. Del tavolo per l’emersione dell’illegalità nel distretto cinese, ha osservato il parlamentare del Pdl, aveva già parlato il ministro Sacconi durante la campagna elettorale per le amministrative. “Ora il governo ha assunto su questo punto l’impegno formale in Parlamento”.