Preti pedofili. La mossa del Vaticano: “Il Papa pronto a incontrare le vittime”
09 Aprile 2010
di redazione
Papa Benedetto XVI è disponibile a "nuovi incontri" con vittime dei preti pedofili. Lo ha reso noto a Radio Vaticana il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi. "Molte vittime non cercano compensi economici, ma aiuto interiore, un giudizio nella loro dolorosa vicenda personale". È in questo contesto, spiega padre Lombardi, che il pontefice ha scritto nella lettera agli irlandesi "di essere disponibile a nuovi incontri".
La Chiesa deve "anzitutto continuare a cercare la verità e la pace per gli offesi", ha aggiunto il portavoce vaticano. "Una delle cose che colpisce di più è che vengono oggi alla luce tante ferite interiori che risalgono anche a molti anni addietro – a volte di diversi decenni – ma evidentemente ancora aperte. C’è qualcosa che va ancora capito veramente".
Secondo padre Lombardi, i colpevoli di questi reati devono andare incontro a un doppio giudizio: penale e canonico. "Bisogna continuare ad attuare con decisione e veracità le procedure corrette del giudizio canonico dei colpevoli e della collaborazione con le autorità civili per quanto riguarda le loro competenze giudiziarie e penali, tenendo contro delle specificità delle normative e delle situazioni nei diversi Paesi. Solo così – aggiunge – si può pensare di ricostituire effettivamente un clima di giustizia e la piena fiducia nell’istituzione ecclesiale", ha aggiunto il portavoce vaticano. "La trasparenza e il rigore si impongono come esigenze urgenti di una testimonianza di governo saggio e giusto nella Chiesa".
Tutti, sottolinea padre Lombardi, dovremmo imparare da Papa Ratzinger "la costanza necessaria per crescere nella verità, rispondendo con pazienza allo stillicidio di ‘rivelazioni’ parziali o presunte che cercano di logorare la credibilità sua o di altre istituzioni e persone della Chiesa. Di questo paziente e fermo amore della verità abbiamo bisogno".
L’analisi di padre Lombardi è che è necessaria una più efficace formazione dei futuri sacerdoti, anche per quanto riguarda la loro sessualità, dopo la rivoluzione sessuale degli scorsi decenni e un diffuso secolarismo. "In fondo si tratta di riscoprire e riaffermare senso e importanza del significato della sessualità, della castità e delle relazioni affettive nel mondo di oggi, in forme molto concrete e non solo verbali o astratte. La formazione e la selezione dei candidati al sacerdozio, e più generalmente del personale delle istituzioni educative e pastorali, sono la premessa per un`efficace prevenzione di abusi possibili".