Primarie e Congressi per Costruire una squadra vincente per l’Abruzzo

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Primarie e Congressi per Costruire una squadra vincente per l’Abruzzo

24 Gennaio 2012

di F. C.

Parola d’ordine: progetto. Perché la politica è fatta di idee, di valori e di risultati. Ed è un gioco di squadra, che punta ad un solo obiettivo: il bene comune. Ma le squadre, per essere vincenti, vanno costruite. Giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, prova dopo prova. Fino a trovare l’incastro perfetto, che è quello dove ognuno mette da parte la propria individualità e lavora per il gruppo. E per il risultato finale.

Anche noi siamo arrivati a questo punto. Dobbiamo riorganizzazione il nostro schieramento. E questo significa, prima di ogni cosa, avere il coraggio delle scelte. Ci attendono passaggi importanti. I Congressi, le primarie e poi le elezioni amministrative. Momenti da non sottovalutare, perché significa che si riparte da basso, significa che i cittadini saranno chiamati a partecipare responsabilmente alla politica.

Significa scegliere la democrazia e voltare pagina rispetto all’antipolitica dilagante. In questo senso le elezioni amministrative offriranno spunti importanti. L’Aquila, Avezzano, Montesilvano, Ortona, San Salvo, sono territori, ognuno a suo modo, rappresentativi di esigenze, di aspettative che le istituzioni hanno il dovere di soddisfare.

A guidare la politica ora deve essere un’idea chiara di sviluppo. Inteso non solo in senso economico, ma anche etico ed organizzativo. E quindi indirizzare tutti gli sforzi verso la creazione di un sistema di governo locale moderno ed efficiente. Per questo è necessario essere squadra.

E questo significa, nell’immediato, porre fine agli scontri sulle candidature, che rischiano di distrarre dalla costruzione di una classe dirigente finalmente matura e all’altezza delle sfide che ci attendono. E significa fare le primarie dove utile strumento. Troppi dubbi stanno rallentando il cammino. Dubbi sulle alleanze, dubbi sul metodo di scelta del candidato. E non vale la massima del “mal comune mezzo gaudio”. Se il centrosinistra sta mostrando tutta la sua incoerenza e frammentarietà, non per questo lo schieramento opposto può adagiarsi sugli allori. Le vere vittorie non si costruiscono sulle debolezze altrui ma sulle proprie convinzioni.

E allora, per non cadere nell’errore della navigazione a vista, dell’approssimazione, diamoci finalmente delle regole, stiliamo le priorità. Non riusciremo a ricostruire un nuovo Abruzzo se non abbandoniamo la logica del consenso. E’ necessario programmare ed essere lungimiranti. Lavorare guardando oltre l’orizzonte, dando sostanza al principio di responsabilità verso le generazioni future. Ma serve, a mio avviso, un forte e consapevole rigore intellettuale che ridia senso e concretezza al termine onestà.