Primarie, partiti e articolo 49. Quagliariello al seminario di Fondazione Magna Carta

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Primarie, partiti e articolo 49. Quagliariello al seminario di Fondazione Magna Carta

Primarie, partiti e articolo 49. Quagliariello al seminario di Fondazione Magna Carta

04 Maggio 2016

Nella legge sui partiti in discussione alla Camera, occorrerebbe “regolamentare” anche le primarie, pur lasciando libertà a partiti e movimenti di utilizzarle o meno. Lo ha detto Gaetano Quagliariello al seminario della Fondazione Magna Carta dedicato alla legge sui partiti e a quella sulle primarie.

Quagliariello, partendo da dati empirici, ha evidenziato i diversi abusi nelle tre primarie del Pd svolte a Milano, Roma e Napoli (“la partecipazione massiccia di cittadini non italiani, la sospetta immissione di schede bianche per aumentare il numero di partecipanti e la sospetta compravendita di voti”), spiegando che “le primarie non possono essere in obbligo imposto per legge ai partiti, ma se essi avranno la libertà di svolgerle allora è bene che ci siano per chi partecipa delle garanzie pubbliche”.

Quagliariello ha quindi criticato il fatto che la legge sui partiti in attuazione dell’articolo 49 della Costituzione, discussa in Commissione Affari costituzionali della Camera, non contenga una regolamentazione delle primarie, le quali invece sono oggetto di un ddl in discussione in Senato. “La separazione della regolamentazione dei partiti da quella delle primarie ha un sapore antistorico e non vorrei accada quello che è accaduto per la legge elettorale rispetto alle riforme costituzionali”.

“Ricordiamo a Matteo Renzi che sulle fondazioni abbiamo depositato al Senato un disegno di legge sottoscritto da colleghi di tutti gli schieramenti, compreso il Pd, e ispirato a principi semplicissimi,” ha sottolineato il presidente del movimento Idea parlando del tema fondazioni, “trasparenza, meritocrazia, netta separazione tra fondazioni culturali vere e scatole vuote che servono solo a drenare surrettiziamente denaro per la politica o ancor peggio per i politici”. “La vera sfida è discutere questa proposta insieme alla riforma dei partiti e alla legge sulle primarie. Noi siamo pronti, il nostro testo anche. Ora dobbiamo pretendere che dalle parole si passi ai fatti”.