Primarie Pd a Napoli, scoop FanPage: un euro per un voto

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Primarie Pd a Napoli, scoop FanPage: un euro per un voto

08 Marzo 2016

Napoli nella bufera. In particolar modo le primarie del centrosinistra di Napoli nella bufera. Un filmato con una telecamera nascosta, della durata di tre minuti, mostra consiglieri municipali e comunali mentre cedono denaro ad alcune persone per esprimere il voto ai candidati. Nel video il denaro è dato soprattutto in cambio del voto a Valeria Valente, solo in almeno un caso a Bassolino. E non si tratta solo di monete ma anche di banconote da 10 euro. 

 

Quattro gli episodi filmati.  Di assoluta gravità politica. Non contestabili a norma di legge, essendo le primarie una consultazione di associazione privata. Unico caso penalmente rilevante, ma non emerge da queste immagini, scatterebbe per minaccia o violenza privata.  

 

Il consigliere comunale Pd Borriello all’Ansa, ammette: "L’ho fatto per non essere scortese come partito faceva freddo, erano venuti lì, non avevano l’euro e così gliel’ho dato io." E mentre fa notare che il video in questione non l’ha visto, aggiunge: "Quella signora neanche la conoscevo e non ricordavo neanche l’episodio. Forse l’ho fatto anche un’altra volta, neanche ricordo. Alcune persone sono arrivate ai seggi senza l’euro necessario per il contributo e così, per cortesia, gliel’ho dato io”. 

 

Il segretario regionale del Pd Campania, Assunta Tartaglione, commenta invece così: Nelle ultime ore assistiamo ad alcuni macchinosi tentativi di infangare le primarie utilizzando episodi isolati, che condanniamo fermamente, ma che non possono mettere in dubbio il fatto che si sia trattato di primarie regolari, trasparenti e democratiche, come da più parti riconosciuto. Sul terreno della legalità non vogliamo fare sconti e gli eventuali errori dei singoli saranno condannati come meritano". L’accaduto "non può in alcun modo infangare la festa di democrazia che ha coinvolto a Napoli oltre 30mila cittadini”. 

 

Tocca poi al segretario del Pd Napoli commentare il video: “Credo si sia trattato di episodi da condannare senza mezzi termini ma isolati e che non hanno influito sulla regolarità complessiva del voto. Sono stati episodi che si sono dissolti in breve tempo. Ci è stato ampiamente riconosciuto dalla platea di osservatori di ogni genere che hanno assistito alle operazioni che queste primarie sono state regolari, si tratta quindi di singoli casi da condannare fermamente ma rappresentano episodi isolati che non inficiano il voto”. 

 

La palla, poi, finisce all’opposizione. Il M5S, pungolato in questi giorni per via delle mail spiate da Casaleggio, attraverso il profilo Twitter di Carlo Sibilia, conia l’hashtag ‘#brogliprimariePd’ e invita a guardare il video già virale sulle bacheche di attivisti ed eletti 5 Stelle, da cui emergono alcune irregolarità ai seggi delle primarie del Pd a Napoli. 

 

E Gianluca Vacca, deputato 5 Stelle, pungola il presidente del Pd Matteo Orfini che aveva commentato le primarie a Roma: "Su questo video nulla da dichiarare?". Severino Nappi, vice coordinatore Forza Italia Campania, sempre tramite l’account Twitter commenta il video: "Brogli e soldi fuori ai seggi Pd. Vittorie a mani basse e a tasche piene. #primariePD solo una presa in giro". 

 

Marco Sarracino, l’altro candidato alle primarie del centrosinistra, prova a ripulire la faccia del partito: “Il partito non può limitarsi a dire che si tratta di casi isolati ma deve fare chiarezza su questi episodi che non possono essere tollerati, a prescindere dal se abbiano inciso o meno sul risultato finale delle primarie. Mi sono candidato anche per dare un segnale ai nostri elettori delusi sul piano della legalità e della correttezza dei comportamenti".

 

"Ci siamo battuti nella commissione per le primarie per la trasparenza, opponendoci alla proliferazione dei seggi auspicata da altri candidati. Questo perché ritenevamo essenziale favorire il controllo democratico del voto, soprattutto nelle periferie che vengono sempre dimenticate, e considerate solo serbatoi di voto da sfruttare al momento opportuno. Per il futuro, servono regole certe e un elenco degli iscritti al voto alle primarie. E serve, soprattutto, un partito finalmente forte e autorevole capace di tener fuori dal Pd chi continua a insistere in pratiche ed atteggiamenti che hanno un unico effetto sicuro: quello di allontanare ancor di più i cittadini napoletani dal Pd”.