Processo Olivetti, De Benedetti nei guai: chiesti 6 anni
13 Giugno 2016
Conclusa la requisitoria, l’accusa al processo per morti da esposizione ad amianto all’Olivetti ha chiesto la condanna a 6 anni e 8 mesi per Carlo De Benedetti, per omicidio colposo e lesioni; chiesti 3 anni e 6 mesi per Corrado Passera, 6 anni e 4 mesi per Franco Debenedetti. Chiesta l’assoluzione per Roberto Colannino, che era accusato di un solo caso di lesioni. L’accusa è rappresentata dai pm Laura Longo e Francesca Traverso.
A De Benedetti i pm attribuiscono la responsabilità diretta di sette morti, e di altri due casi di dipendenti ancora in vita, ma destinati a soccombere a breve per mesotelioma pleurico, la malattia di cui le perizie hanno dimostrato il legame diretto con l’esposizione all’amianto. Per altri quattro casi, di cui le perizie hanno escluso o messo in dubbio la causa di morte, le pm hanno chiesto, invece, l’assoluzione.
Dal canto suo De Benedetti si è sempre discolpato lasciando così ai suoi sottoposti la responsabilità della prevenzione delle malattie professionali. Ma nella loro requisitoria le pm hanno rimarcato come in Olivetti i poteri dell’amministratore delegato fossero amplissimi, e come non ci sia traccia di deleghe operative, almeno fino al 1993, rilasciate a dirigenti del gruppo perché si occupassero di sicurezza.
Insieme a De Benedetti, i pm hanno chiesto al tribunale di condannare suo fratello Franco a sei anni e quattro mesi e di Corrado Passera a tre anni e mezzo. Richiesta di assoluzione invece per Roberto Colaninno, accusato di un singolo episodio di lesioni.