
Prodi agli scout: “Servono riforme per poter decidere”

01 Agosto 2007
di redazione
Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, partecipa al
centenario degli scout e usa il pretesto per dire a giovani e meno giovani che
in Italia “servono riforme per poter decidere”.
Secondo il capo del governo i valori dello scoutismo possono
essere applicati anche alla politica, infatti, dice, “tutti valori servono
perché portano a stare insieme, a sorreggersi a vicenda e a prendersi anche in
giro”.
La politica, continua Prodi, “è un po’ come un fuoco da
campo, perché significa star lì insieme, criticarsi, correggersi e aiutarsi. E
questo è quello che tutto sommato ogni tanto si fa”. Ma un giornalista fa
notare che alla fine le decisioni le prende il capo. E il presidente risponde: “Sì,
il capo ha l’autorità morale e anche il riconoscimento di tutti gli altri, però
ce l’ha perché è al servizio degli altri”. Ma, aggiunge, “non è solo una
questione di capacità di decidere o di potere effettivo: il potere in Italia
non ha strutture istituzionali che permettano questo”. Serve quindi una riforma
istituzionale, auspica il premier: “Non è che gli italiani siano
intellettualmente o fisicamente diversi dai francesi o dai tedeschi – conclude
– il problema è che abbiamo ancora regole diverse”.
I valori scout sembrano indispensabili al Presidente del Consiglio
e, a suo avviso, fondamentale è soprattutto “prendersi meno sul serio nelle
cose normali della vita ed essere molto più seri nei principi”.