Prodi corteggia la Merkel, ma le tensioni restano

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Prodi corteggia la Merkel, ma le tensioni restano

Prodi corteggia la Merkel, ma le tensioni restano

22 Novembre 2007

Dopo ben due anni di cancellierato a Berlino Angela Merkel
ha incontrato per la prima volta Romano Prodi. Un incontro presente nel
calendario tedesco fin dal 2004, molto meno ha dovuto attendere Sarkozy per
incontrare il cancelliere. Lontano anni luce dai rapporti tra Berlino-Parigi,
Prodi si deve accontentare di poter finalmente incontrare il cancelliere
guardandola negli occhi a metà del suo mandato. E anche in questo caso la politica
estera italiana arriva tardi, dopo i tanti accordi economici sorti in questo
biennio tra i due paesi. Accordi favoriti dalla ripresa dei mercati e
incoraggiati dalla crescita economica tedesca. Il venteseiesimo vertice tra i
due paesi nella storia del dopoguerra resta quindi un tentativo tardivo di
rafforzare un rapporto di grande rilevanza strategica tenuto conto delle due
economie largamente complementari, come dimostra il settore dei beni
strumentali, il settore della meccanica, quello dei mezzi da trasporto e le
numerose sfide comuni che ci appartengono: la ricerca di nuove risorse
energetiche, il tema dell’ambiente, il rafforzamento dei sistemi di sicurezza
per monitorare le nuove ondate di immigrazione. I due hanno discusso di
politica internazionale, di progetti economici, di accordi nel settore
aereospaziale e di tecnologia per ridurre le emissioni di anidride carbonica.

Piena crisi sul progetto Galileo
che privo di un accordo di fondo resta dagli sviluppi incerti a causa di
divergenze in materia finanziaria. Secondo la Germania dovrebbe essere
finanziato dall’Agenzia spaziale europea piuttosto che dai fondi comunitari per
assicurarsi un ritorno industriale, di parere contrario l’Italia. A riguardo la
Merkel ha liquidato la questione dicendo che «ogni Paese vuole rappresentare i
propri interessi». L’unica convergenza  tra i due Paesi, è il mancato entusiasmo verso
Blair nel ruolo di Mr Europa, candidatura lanciata da Gordon Brown e suggerita
da Sarkozy: un po’ poco per un incontro atteso due anni!

Al vertice bilaterale hanno preso parte anche il ministro
dello Sviluppo economico, Pier Luigi Bersani, i rispettivi ministri degli
Esteri, dei trasporti e alcuni rappresentanti dei settori economici di punta:
l’amministratore delegato di UniCredit, Alessandro Profumo, quello delle
ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, e Mr
Bahn
, Hartmut Mehdorn.

L’Italia dovrebbe guardare di più alla Germania: la prima
economia in zona euro è alla ricerca costante di nuovi mercati e l’Italia
potrebbe divenire un importante partner strategico. A Berlino è stato lanciato
un Piano high-tech incentrato sulla
ricerca e l’innovazione. Il progetto investe 40 settori dell’economia, 15
miliardi di investimenti tra il 2006 e il 2009, di cui 2,4 miliardi impiegati
nel settore energetico. In cambio noi esportiamo il Modello Roma, salvo poi l’imbarazzo di spiegare il fenomeno della
violenza dei Rom, che in Germania ha scioccato l’opinione pubblica (come
dimostrano gli ampi servizi del Die Zeit e
dello Spiegel dedicati al caso
Reggiani). Durante l’incontro con Prodi il cancelliere ha più volte
sottolineato che in realtà tutti i progetti che riguarderanno l’Italia dovranno
essere estesi a tutta l’area del Mediterraneo, nessuna esclusiva ‘made in
Italy’ per intenderci. Ogni stato dell’Unione Europea, secondo il cancelliere, è
inoltre chiamato a decidere sui progetti riguardanti il Mediterraneo, mentre
Sarkozy vorrebbe che l’area fosse di pertinenza solo dei paesi bagnati dal Mare Nostrum.

A vertice concluso la Merkel si è limitata ai saluti formali
sottolineando la distanza politica tra i due paesi. Più espansivo e gioviale
Prodi. Come ha riportato il Frankfurter
Allgemeine Zeitung
, Prodi oltre a ritenersi, come sempre, molto soddisfatto
dai risultati del vertice ha più volte elogiato la colazione di lavoro offerta
dalla Merkel. Pare infatti che abbia particolarmente gradito la Kartoffelsuppe, la zuppa di patate e
l’arrosto di vitello.