Prodi: “Il peso fiscale in Italia non è equo”
24 Agosto 2007
di redazione
I dati dell’aumento del gettito delle autoliquidazioni per
il 2007 confermano che “c’è un minimo in più di serietà fiscale e un po’ più di
coscienza civica”, sebbene “siamo ancora ben lontani dal poter dire di vivere
in un Paese in cui il peso è distribuito in modo equo”. È quanto ha dichiarato
Romano Prodi, ai giornalisti.
Il premier, che si trova a Novellara, ospite della suocera,
spiega infatti che “c’è un minimo in più di serietà fiscale. Siccome è un
autotassazione del cittadino, siccome non sono cambiate le aliquote, c’è un po’
più di coscienza civica”. Inoltre, aggiunge: “Non c’è nessun aggravamento
d’imposta di nessun tipo e di nessun genere, ma una maggiore consapevolezza”.
“Certamente – prosegue – siamo ancora ben lontani dal poter
dire di vivere in un Paese in cui il peso è distribuito in modo equo. Siamo ben
lontani da questo, ma almeno abbiamo fatto qualche passo nella direzione giusta”
Intanto, qualche minuto prima il premier aveva commentato la
situazione attuale dicendo: “È finita l’epoca dei condoni, l’epoca degli
aggiustamenti a posteriori: credo, è chiaro, che l’obiettivo di un governo deve
essere quello di far pagare meno tasse a tutti”.
Ma per raggiungere questo obiettivo, ha proseguito Prodi: “Veramente deve continuare il lavoro contro l’evasione
fiscale. Io credo – ha detto ancora, facendo riferimento alla necessità che
tutti paghino le tasse, – che se le cose sono fatte in modo serio, negli
italiani vi sia la consapevolezza che è un dovere etico, un dovere civico ed è
un dovere di tutti secondo naturalmente della propria ricchezza e delle proprie
capacità”.