Prodi: “In 14 mesi il governo non poteva fare di più”

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Prodi: “In 14 mesi il governo non poteva fare di più”

03 Agosto 2007

In una conferenza stampa che si è appena conclusa Romano Prodi fa un primo bilancio dei suoi mesi di governo prima della pausa estiva e rivendica i risultati di un esecutivo che in molte occasioni è sembrato in affanno.

Con l’attività dell’ultimo periodo – ha detto il premier ai giornalisti prima di augurare loro buone vacanze – il governo “ha sfatato il concetto che si è tentato di imporre e cioè che non è capace di decidere. Abbiamo una maggioranza risicata al Senato  ma le decisioni sono state copiose: in un anno e tre mesi non potevamo fare di più”.

Secondo il premier, dunque, questo governo, nonostante le difficoltà e le contrapposizioni in Parlamento, va avanti con un piano organico, nell’attuare il suo programma, e dà un affondo all’opposizione di centrodestra. “C’è ancora una contrapposizione durissima tra maggioranza e opposizione, le occasioni di collaborazione sono state scarse: mi auguro che in futuro ci siano di più”.

Poi Prodi si attarda a parlare del programma prossimo futuro: alla ripresa dell’attività politica, la priorità del governo saranno le liberalizzazione, “questi pacchetti ci potranno portare a obiettivi di crescita superiori al passato”. La condizione sociale per oltre 3 milioni di persone è notevolmente migliorata. Tra pochi mese aumenteranno le pensioni minime. Non c’è più l’incubo della quarta settimana…, ha aggiunto Prodi.

Quanto alla politica economica, alle Camere è stato approvato il decreto sull’extragettito, la risoluzione sul Dpef, la riforma dell’ordinamento giudiziario, la riforma dei servizi, il provvedimento sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, la legge sull’intramoenia. E ci sono stati anche i dibattiti sulla politica estera”. E poi, continua Prodi, “il governo ha siglato l’accordo sulle pensioni, il protocollo sul welfare. C’è il rinnovo del contratto per il comparto sicurezza e difesa e quello per il parastato, il provvedimento per l’assunzione di 60 mila precari nella scuola. Abbiamo licenziato il testo per la sicurezza stradale e il ministro Bersani ha presentato a Bruxelles il piano per l’energia”: