Proteggersi dietro un’ambulanza per colpire Israele

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Proteggersi dietro un’ambulanza per colpire Israele

16 Maggio 2011

Dai confini con Siria, Libano e Gaza centinaia di manifestanti hanno tentato di forzare la frontiera con Israele in occasione della giornata della Naqba, del “disastro”, come i palestinesi definiscono l’anniversario della creazione dello stato d’Israele. Sul campo sono morti almeno sedici manifestanti mentre nove soldati dell’esercito israeliano (Idf) sono stati seriamente feriti dal lancio di pietre e bottiglie molotov.

L’arma delle manifestazioni di massa (copyright di Ehud Barak) viene usata per la prima volta. Mentre per l’ennesima volta abbiamo assistito all’uso di protezioni non convenzionali da parte dei fedayn palestinesi. Infatti, guardando un video registrato da un cameraman dell’Idf si vede come dei manifestanti si nascondono dietro un’ambulanza della Croce Rossa Internazionale mentre lanciano pietre contro le forze di difesa israeliane.

Un episodio che rimanda a quando in altre occasioni le ambulanze sono state utilizzate per trasportare armi. Ricordiamo, allora, qualche episodio. Nell’ottobre del 2001 le forze di sicurezza israeliane arrestarono Nidal Nazal, residente a Qalkilya. Nazal era un affiliato di Hamas e lavorava come autista di ambulanze per la Mezzaluna Rossa Palestinese. Durante gli interrogatori Nidal confessò di trasferire armi ai terroristi facilitato dal fatto di essere autista di ambulanza. Nel 2002, invece, l’Idf arrestò Islam Jibril: mentre guidava un’ambulanza della Mezzaluna Rossa trasportava una cintura esplosiva e altri dispositivi.