Protesta SAP: Quagliariello, Mauro e Giovanardi incontrano Gianni Tonelli
05 Marzo 2016
di Redazione
I senatori Giovanardi, Mauro e Quagliariello hanno fatto visita al segretario nazionale del SAP, Gianni Tonelli, ricoverato all’ospedale Santo Spirito a Roma dopo un malore caustato dello sciopero della fame che l’ispettore sta portando avanti da 44 giorni. I senatori hanno espresso solidarietà a Tonelli "per l’incredibile situazione che sta vivendo come sindacalista che difende i diritti dei colleghi, non soltanto ignorato dal Capo della polizia e dal ministro degli Interni ma addirittura fatto oggetto di accuse tanto fantasiose quanto infondate".
"I vertici istituzionali," hanno detto i senatori, "sono solertissimi a ricevere chi calunnia e diffama le forze dell’ordine, mentre oppongono un ostinato muro di silenzio e di ostilità nei confronti di chi, nell’ interesse dei cittadini denuncia disfunzioni e carenze dell’apparato di sicurezza". Per oltre quaranta giorni infatti, prima del malore, Tonelli aveva protestato pacificamente, scegliendo di non nutrirsi, per denunciare i provvedimenti presi nei suoi confronti e di un altro collega che aveva a sua volta aveva denunciato pubblicamente l’inadeguatezza degli equipaggiamenti in dotazione alla polizia.
“Vogliamo solo fare il nostro lavoro con dignità,” ha detto nei giorni scorsi Tonelli in una conferenza stampa a Montecitorio, “non si può reprimere un dissenso, questo è davvero inaccettabile”. “Sciopero per mettere in evidenza le responsabilità che ho denunciato anche in Procura. Uno degli apparti più importanti del Paese viene smantellato, non è solo un problema di caschi marci o di giubbotti antiproiettile scaduti, ma di formazione. Per esempio, non avendo mai fatto addestramento di tiro dinamico noi siamo impreparati alle insidie”, si pensi alla minaccia terrorista. Mancanza di formazione adeguata e organici ridotti all’osso, Tonelli ha perso diciotto chili durante lo sciopero della fame prima di sentirsi male, rivendicando quelle denunce, e mosso da un sentimento di verità e giustizia.
"Tonelli,” spiegano i colleghi del SAP, “ha sopportato i patimenti di 43 giorni di sofferenza fisica ma il dolore più grande è stata l’indifferenza delle autorità di Governo ed in particolare del presidente del Consiglio Matteo Renzi e del ministro dell’Interno Angelino Alfano oltre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella a cui è stato inviato, a più riprese, un accorato appello. Un silenzio sordo e preoccupante". I provvedimenti disciplinari e le sanzioni, secondo il SAP “rappresentano una inaccettabile e vergognosa azione repressiva con strumenti illeciti nei confronti di un dissenso manifestato verso chi ha debilitato l’apparato della sicurezza”.
Sul caso dell’ispettore nei giorni scorsi c’è stata una conferenza stampa alla Camera, presenti il segretario della Lega Nord Salvini ed altri esponenti delle forze politiche, Forza Italia, Fratelli d’Italia e il movimento Idea. “Credo che la pazienza delle forze dell’ordine sia infinita ma ora sia quasi finita. E se a dire ‘no’ saranno Polizia e Carabinieri ne vedremo delle belle", ha detto Salvini, “abbiamo un pessimo capo della Polizia, che non difende i suoi uomini, un ministro dell’Interno su cui stendo un velo pietoso”. “Da padre di famiglia mi sentirei più protetto da un Gianni Tonelli ministro che dall’attuale governo filo-invasione”.
Per Salvini “Renzi dice che l’Italia riparte e che il lavoro gira, se facesse un giro nei commissariati di Bologna che ho visitato vedrebbe che ci sono cessi usati da 700 uomini e donne che vengono puliti una volta alla settimana”. “Il governo sarà moralmente complice di ogni eventuale, e prego di no, disgrazia che ci portiamo a casa”.
Per Fabio Rampelli, presidente dei deputati di Fdi, ‘”Alfano o Renzi riferiscano in Parlamento sul reale stato dell’arte in cui versano le forze dell’ordine”. Il parlamentare forzista Elio Vito ha annunciato una mozione di tutto il centrodestra per stanziare più fondi alle forze dell’ordine per mezzi e equipaggiamenti, mentre per il capogruppo forzista Brunetta "Tonelli nel suo nome ha riunito tutto il centrodestra, siamo tutti dalla parte della polizia, della sicurezza, dei diritti, della sicurezza”. Per Mario Mauro (Popolari per l’Italia) lo Stato italiano sta "disinvestendo” in modo “sistematico in difesa e sicurezza”.
“In una Italia nella quale chi diffama e calunnia le Forze dell’Ordine viene prontamente invitato a colloquio con le massime autorità dello Stato,” ha sottolineato Carlo Giovanardi, senatore di Idea, “Tonelli, al quarantatreesimo giorno di sciopero totale della fame non è ancora riuscito a farsi ricevere né dal capo della Polizia né dal ministro degli Interni né dal Presidente del Consiglio". " Tonelli ha ricevuto la solidarietà di larga parte del Parlamento ed è purtroppo stato ricoverato d’urgenza per un malore derivato dalle sue precarie condizioni di salute,” ha proseguito Giovanardi, “siamo affettuosamente vicini a Tonelli e alla sua battaglia sindacale, ben consapevoli delle responsabilità non soltanto morali che si assumono coloro che disprezzano gli uomini in divisa che dovrebbe invece essere loro dovere difendere e tutelare”.
Duro il commento del senatore Maurizio Gasparri che rivolgendosi al ministro dell’interno ha detto "essere educati con il ministro Alfano è un esercizio inutile. Gli abbiamo chiesto più volte di incontrare il segretario del SAP Tonelli, in sciopero della fame da più di quaranta giorni. Alfano non si è smosso nemmeno di fronte al ricovero in ospedale di Tonelli, confermando un cinismo e una insensibilità che dovrebbero essere causa di vergogna per lui e motivo di maggiore severità nei suoi confronti per noi".
"Sappiamo di giustificazioni burocratiche che addurrebbe per motivare questo suo atteggiamento. Sono argomenti risibili perché l’ascolto di chi esprime disagio è un dovere democratico, non una concessione da negare. Alfano ha sbagliato e terremo conto di questo suo modo di fare che non offende solo noi, destinatari di suoi impegni che si sono rivelati bugie, ma l’intero personale delle forze dell’ordine che porterà buona memoria di quanto sta avvenendo", la conclusione di Gasparri.