Pse, Schulz vuole la Ue ma i Laburisti dicono no grazie
02 Marzo 2014
di redazione
Martin Schulz è il candidato ufficiale del Pse alla Presidenza della Commissione Europea. Sarà lui a guidare la Ue se i socialisti dovessero vincere le elezioni europee del prossimo 25 maggio. Schulz, conosciuto per i suoi verbosi monologhi, è stato accolto da lunghi applausi al Congresso del Pse di Roma e "nominato" con 368 voti favorevoli, 2 contrari e 34 astenuti.
Il politico tedesco ha tenuto un discorso incentrato sulla occupazione, soprattutto giovanile, puntando all’elettorato femminile e guardando alla astensione, a chi sembra aver perso fiducia nella costruzione europea: "Voglio diventare presidente della Commissione europea per avere una chance di cambiare. Per favore, datemi la vostra fiducia: questo voto è per un’Europa migliore", ha detto Schulz, aggiungendo che "Sono il primo presidente della Commissione europea che sarà il risultato del voto democratico dei cittadini" (in realtà la nomina del presidente della Commissione sarà in ogni caso decisa dai leader di governo europei).
Come slogan della sua campagna elettorale, Schulz ha lanciato l’hashtag #knockthevote: "È l’ora di agire, unirci, bussare alle porte per chiedere voti", ha chiesto ai militanti, "Possiamo vincere le prossime elezioni europee per cambiare". Uno stop alla candidatura Schulz è arrivato dai laburisti inglesi, un altro segnale della Gran Bretagna che non considera le priorità politiche tedesche le stesse della visione europea di Londra.