Putin all’Occidente: basta isteria sulla Russia. Vlad incontra Modi, a Mosca Zhirinovsky tifa Trump
13 Ottobre 2016
Le relazioni tra Russia e Occidente continuano ad essere tese ma Vladimir Putin getta acqua sul fuoco e insieme al suo volto minaccioso mostra anche quello più incline al compromesso. Così, mentre la Russia testa nuovi missili intercontinentali, Putin assicura di non volere alcun confronto con l’Occidente, accusando la Francia e in generale i Paesi occidentali di “montare un’isteria anti-russa”. Putin ha anche negato che siano hacker russi dietro le violazioni internettiane della campagna elettorale americana. “Non ha nulla a che fare con
gli interessi della Russia”, dice Putin sulla questione.
Secondo il ministro degli esteri russo, Lavrov, bisogna mantenere i nervi saldi: “Non penso che la situazione possa degenerare tornando alla guerra fredda”, ha detto Lavrov, spiegando che al massimo sono gli Usa che alimentano il clima di tensione. Putin intanto torna a denunciare l’impatto negativo delle sanzioni occidentali per l’economia russa: “Spesso, ripetiamo come un mantra che le sanzioni su di noi non hanno grande effetto. Influiscono, certo, specie sul fronte del trasferimento tecnologico”. Le sanzioni sono “un danno per l’economia russa e l’economia mondiale nel suo complesso, perchè l’economia russa è, naturalmente, un settore importante dell’economia globale“.
Nel contesto del nuovo scenario multipolare che si è ormai aperto a livello globale, la Russia di Putin si muove comunque con una forte dose di inziativa politica. Mosca starebbe pensando alla localizzazione in India della produzione di componenti per centrali nucleari e di stabilire una cooperazione tecnologica con New Delhi “nel campo dell’arricchimento dell’uranio”. Putin lo ha detto in un’intervista all’agenzia Ria Novosti, a pochi giorni dal summit dei Paesi Brics, previsto a Goa, in India, il 15-16 ottobre, dove avrà anche un bilaterale con il primo ministro indiano, Narendra Modi. I Paesi Brics, secondo Putin, “respingono la politica della pressione coercitiva e la violazione della sovranità degli altri Stati”, inoltre hanno “posizioni simili sulle questioni
internazionali urgenti, incluse Siria e Medio Oriente“.
Intanto fanno discutere le dichiarazioni di Vladimir Zhirinovsky, leader degli ultranazionalisti russi e deputato della Duma, che, dopo aver messo in guardia la Germania minacciandola se continuerà a fare manovre militari nel Baltico, ha invitato gli americani a votare per Donald Trump. Secondo Zhirinovsky, solo con Trump si può “evitare il rischio di una guerra nucleare”.