Putin in Italia: 35 minuti di colloquio da papa Francesco. Fuori le proteste
25 Novembre 2013
di redazione
Da sette anni Putin non veniva in veste ufficiale in Italia, da tre mancava un incontro intergovernativo fra i due Paesi. Arriverà nel pomeriggio a Roma e ci resterà fino a domani, con cinque aerei e un corteo blindato di cinquanta macchine. Il Premier russo porterà con sé quasi l’intero governo della Federazione controllata dal Cremlino: undici ministri, per firmare 7 accordi istituzionali e supervisionare 20 accordi commerciali.
Il programma, illustrato dal consigliere diplomatico di Putin, Iuri Ushakov, prevede che il leader del Cremlino si rechi in Vaticano alle 17 per un incontro con il Papa e il segretario di Stato Pietro Parolin. A seguire un incontro con Romano Prodi, di cui Ushakov ha ricordato le vesti di emissario Onu per il Sahel, e infine l’incontro con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in Quirinale. A cena Putin dovrebbe essere orspite di Silvio Berlusconi.
Per il Cremlino l’udienza in Vaticano ha "un significato particolare", dopo l’oggettiva convergenza verificatasi nei mesi scorsi tra Santa Sede e Russia nell’affronto della crisi siriana, entrambe contrarie a un intervento armato occidentale e favorevoli a un’iniziativa diplomatica per arrivare alla distruzione delle armi chimiche possedute da Assad. Il Papa riconosce il ruolo di Mosca sulla scena mondiale e il suo contributo per la soluzione dei conflitti. Il leader russo è interessato a presentarsi come un protettore dei cristiani in Medio Oriente. Nell’agenda dei colloqui ci saranno soprattutto la situazione internazionale, la Siria, l’Iraq e la Terra Santa: Putin vuole ringraziare Francesco per l’impegno della Santa Sede in favore della pace e non mancherà un giro d’orizzonte sulla situazione delle comunità cristiane minacciate dal fondamentalismo.
Il nunzio apostolico in Russia, monsignor Ivan Jurkovic così ha commentato la visita: "Russia e Santa Sede sono per il mantenimento della priorità dei principi morali e legislativi internazionali ed anche se la Santa Sede ha uno stile diverso e non entra nelle soluzioni tecniche delle singole questioni, cosa che spetta alla comunità internazionale, resta il fatto che a causa dell’esperienza negativa degli ultimi decenni il Vaticano promuove e continuerà a promuovere sempre il dialogo come unica alternativa". La visita di Putin, secondo il nunzio, conferma inoltre il "notevole interesse che la Russia sta mostrando, dall’inizio di questo millennio, verso il Papato".
Il colloquio privato con papa Francesco si è svolto nella Sala della Biblioteca dell’appartamento papale alla presenza di un interprete. Al centro dell’ incontro c’è stata, secondo un comunicato della Santa Sede la volontà del perseguimento della pace in Siria, sottolineando "l’urgenza di far cessare le violenze" e di "favorire iniziative concrete per una soluzione pacifica del conflitto". Ad aspettare il Premier, in Vaticano, c’erano gli attivisti di Greenpeace che accompagnati da un orso polare hanno esposto striscioni con il messaggio "Liberate Cristian" e "Free the Arctic 30".