Putin sospende l’adesione della Russia al CFE
12 Dicembre 2007
di redazione
Entra in vigore da oggi la legge firmata da Vladimir Putin che sospende l’adesione
della Russia al Trattato sulle forze convenzionali in Europa (CFE).
Mosca così cesserà, temporaneamente, di fornire informazioni ed
accettare ispezioni, si legge in un comunicato del ministero degli Esteri
russo. Inoltre, “durante la temporanea sospensione della partecipazione
della Russia al trattato – si legge ancora nella nota – il paese non sarà
vincolato ai limiti posti dal trattato al numero delle armi convenzionali dispiegate”.
“Allo stesso tempo – conclude il ministero degli Esteri russo – non
abbiamo intenzione di ammassare e concentrare armi ai confini con i nostri
vicini”.
Ad aprile, Putin aveva preannunciato il ritiro dell’adesione da parte di Mosca,
in seguito alla mancata riforma del Trattato del 1990 da parte dei Paesi della
Nato, una riforma invocata dalla Russia per ristabilire gli equilibri militari
in Europa con i cambiamenti degli ultimi anni. A ottobre, poi, il presidente
della Duma, Lyuba Sliska ha annunciato la proposta di legge per la sospensione
a partire dal 12 dicembre dell’adesione al Cfe, legge che all’inizio di
novembre era stata approvata da Duma e Camera alta e firmata dal presidente.