
Quagliariello: “Dopo Regionali nuovo polo di centrodestra. Con Italicum partiti-coalizione, non più coalizioni di partiti”

22 Maggio 2015
Gaetano Quagliariello guarda già oltre la sfida delle Regionali. Il coordinatore nazionale di Ncd – oggi a Firenze per sostenere la campagna elettorale del candidato alla guida di Regione Toscana, Giovanni Lamioni – dichiara che dopo il voto del 31 maggio ci sarà sicuramente “una convenzione” tra Area Popolare e i movimenti civici e moderati con i quali si è stretta alleanza.
“Lanceremo questa proposta come Nuovo Centrodestra,” dice Quagliariello, “vogliamo tenere insieme tutto quello che abbiamo raccolto in queste elezioni in una forma partitica nuova”. Il ministro delle riforme del Governo Letta ragiona sul senso del nuovo progetto che punta a ricostituire un nuovo centrodestra ancorato ai principi e ai valori di Area Popolare, visto che “il vecchio centrodestra è morto”.
Sarà un polo di “moderati, liberali cristiani, movimenti civici” da costruire con perseveranza perché, sottolinea Quagliariello, “mettere paletti o forzare le tappe servirebbe solo ad allungare i tempi”. La bussola è rivolta ad altre esperienze europee che si sono dimostrate vincenti, “Sarkozy e Cameron che non hanno nulla a che vedere con Marine Le Pen e Farage”. Il nuovo centrodestra italiano, insomma, “non deve avere niente a che vedere con la destra estrema”. Un messaggio estremamente chiaro rivolto in primis a Matteo Salvini.
Per Quagliariello è la nuova legge elettorale a determinare un cambio di paradigma: “Con l’Italicum non esistono più le coalizioni tra partiti, ma ci sono dei partiti di coalizione da creare”, cioè delle nuove entità capaci di “mettere insieme reti preesistenti”. E il coordinatore di Ncd guarda alla rete già creata per le Regionali: “Tosi in Veneto, Spacca con Marche 2020, Lamioni in Toscana, Schittulli in Puglia”, tutto questo mentre “il Pd perde Civati, Forza Italia Fitto, la Lega Tosi”.
“Noi siamo un movimento inclusivo,” sottolinea Quagliariello, “dobbiamo mettere insieme e aggregare, non cacciare”. Una volta messa in piedi la nuova piattaforma politica, la vera sfida sarà quella di trovare “un nuovo leader del futuro, la nuova alternativa alla sinistra”.
Sempre in giornata, Quagliariello è interveuto a Portogruaro, in provincia di Venezia, a sostegno della lista di Area Popolare per Flavio Tosi e della candidatura a sindaco di Paolo Scarpa Bonazza Buora. "Silvio Berlusconi in queste ore ha detto due cose sbagliate e una giusta, rispetto alla quale però la linea sua e di Forza Italia non è stata conseguente", ha spiegato Quagliariello.
"Ha detto che le primarie non servono e non è vero. Le primarie non sono un fine ma sono certamente uno strumento utile, a condizione che siano regolamentate. Per questo stiamo lavorando a un disegno di legge che pur lasciandole ovviamente facoltative ne disciplini lo svolgimento a garanzia degli elettori e dei militanti".
"In secondo luogo," aggiunge il coordinatore di Ncd, "Berlusconi ha detto che mai in Italia i grandi leader hanno avuto bisogno di primarie per affermarsi. Questo è storicamente vero ma è un paragone improprio, perché i partiti di De Gasperi e di Craxi appartenevano a un altro mondo e non hanno nulla a che vedere con i partiti di oggi".
"Infine, Berlusconi ha detto che con una destra alla Le Pen e alla Farage non si va da nessuna parte. Questo è vero – ha concluso il coordinatore di Ncd -, ed è esattamente la ragione per la quale noi di Area Popolare, a differenza di Forza Italia, riteniamo che nel centrodestra del futuro che siamo impegnati a costruire non ci sia alcuno spazio per Matteo Salvini".