Quagliariello fa il punto su riforme costituzionali e legge elettorale
29 Dicembre 2013
In una intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno, il ministro Gaetano Quagliariello fa il punto sulle riforme costituzionali e la nuova legge elettorale. "Abbiamo approvato la riforma del finanziamento dei partiti e l’abolizione delle province", ricorda Quagliariello che spiega di "avere pronte altre proposte per diminuire i costi della politica, superare il bicameralismo perfetto, ridurre il numero dei parlamentari e modificare il rapporto governo-parlamento. Tutto verrà portato al tavolo per il patto 2014". E ancora, "Rispetto all’ultima road map di Letta, resta da scrivere solo la riforma del Titolo V: la più importante e delicata. Ma se riformando il bicameralismo riusciremo a fare subito una Camera delle autonomie, un pezzo di quella riforma sarà già realizzato". Al giornalista che gli chiede con quale legge elettorale voteremo nel caso si tornasse alle urne, il ministro risponde: "Per capirlo serve la sentenza della Corte costituzionale. Ma bisognerebbe andare alle urne con una legge che assicuri, per il possibile, che a governare sia uno schieramento omogeneo e un altro si assuma l’onere della opposizione. Le larghe intese devono essere una eccezione, non la norma". Qual è la proposta di Quagliariello? "Una legge che dia un premio di coalizione con un doppio turno eventuale: se al primo turno nessuno schieramento supera una determinata soglia, i primi due si contendono il governo al secondo turno. In tal senso c’è anche una proposta di un deputato del Pd, Nicoletti, che potrebbe essere un buon punto di partenza".