Quagliariello (Fi): Aggiornare tutti insieme  le linee guida della 194

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Quagliariello (Fi): Aggiornare tutti insieme le linee guida della 194

28 Agosto 2007

“Il drammatico epilogo dell’aborto selettivo praticato a Milano dovrebbe servire da sprone per far procedere dialogo e collaborazione tra credenti e non credenti”. Lo afferma il senatore Gaetano Quagliariello.

Presentando a Capalbio il volume “Alla ricerca di una sana laicità. Libertà e centralità dell’uomo” (ed. Cantagalli) che raccoglie i saggi di venti intellettuali a commento del discorso tenuto da Papa Benedetto XVI a Verona, il senatore Quagliariello ha dichiarato: “Quanto è accaduto, infatti, ancor prima dell’aborto, e in modo ancor più drammatico, pone il problema di una deriva eugenetica in atto che rischia di sfociare in un nuovo razzismo, più pericoloso di quelli che abbiamo fin qui conosciuto perché più subdolo e irriflesso. In questa situazione – spiega Quagliariello – dividersi sulla 194 sarebbe come guardare il dito anziché la luna che esso indica. Quello di cui tutti, indipendentemente dalla loro fede e dalla loro collocazione, dovrebbero prendere atto, è che da quando la 194 è stata approvata sono completamente mutate le tecniche e le conoscenze scientifiche. A fronte di questa realtà che non implica alcuna affermazione ideologica, ci si dovrebbe impegnare tutti insieme ad aggiornare le linee guida di quella legge, in modo che esse possano tener conto dei cambiamenti epocali avvenuti. Mentre la distinzione tra abortisti e anti-abortisti, in questo caso, può rimanere viva ma sullo sfondo, poiché se balzasse in primo piano porterebbe ad un irrimediabile stallo. Spero che alla ripresa dei lavori parlamentari – conclude l’esponente di Forza Italia – su questa urgenza indilazionabile si riesca ad aprire una collaborazione che superi le divisioni di fede e di schieramento politico. Se in tal senso si registreranno buone intenzioni e volontà di dialogo, la Fondazione Magna Carta si dichiara fin d’ora disponibile a promuovere un seminario aperto a scienziati, politici, bioeticisti e a tutti coloro che hanno a cuore l’approfondimento di questo tema”.