Quagliariello insiste, approfondimento in Giunta. “Serve buonsenso”

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Quagliariello insiste, approfondimento in Giunta. “Serve buonsenso”

Quagliariello insiste, approfondimento in Giunta. “Serve buonsenso”

24 Agosto 2013

Il ministro Quagliariello separa la questione del dibattito sulla amnistia dalla complessa e delicata materia sulla decadenza da parlamentare di Silvio Berlusconi, che dal 9 Settembre sarà discussa dalla Giunta del Senato. "Sono due cose completamente distinte", dice ai giornalisti. "Per quanto riguarda la Giunta del Senato, noi chiediamo che Berlusconi venga trattato come un qualsiasi senatore. E, dunque, di fronte a una legge nuova che ha dei profili di oggettiva novità e riguarda le prerogative dei parlamentari e del Parlamento, chiediamo che la Giunta effettui ogni approfondimento".

Il punto è quindi la legittimità della Legge Severino, la "Liste Pulite", che per la sua "novità" va interpretata con cura, andando a incidere, nel caso in questione, sull’equilibrio tra i poteri, la sovranità del parlamento, i principi dello Stato di diritto. Secondo Quagliariello che vi sia una seria discussione sulla legge non lo chiede solo il Pdl, "lo chiedono presidenti emeriti della Consulta come Capotosti e alcuni giuristi che appartengono alle aree più differenti e hanno sollevato legittimi dubbi”, un riferimento alle riflessioni fatte nei giorni scorsi da esperti di diritto che non paiono avere ‘simpatie’ berlusconiane.

"Vi sono momenti nei quali dall’interpretazione di una norma di legge passa la sorte di un Paese", ha scritto nei giorni scorsi il ministro sul Foglio quotidiano, "Si discuta dunque senza pregiudizi, e si prenda in considerazione anche l’ipotesi che a dire l’ultima parola possa essere la Corte costituzionale. Non ci si lasci ammaliare da sentenze e presunti ‘precedenti’ che riguardano casi molto diversi, perché con tutto il rispetto il Parlamento è il Parlamento e le sentenze non sono temi a piacere". E ancora: "Se si dovesse trasformare la Giunta del Senato da luogo della meditata ponderazione al teatro di un plotone di esecuzione, il centrodestra avrà il suo dramma da affrontare ma l’Italia non ne uscirebbe indenne", una crisi di sitema dagli esiti assai incerti e pericolosi.