
Quagliariello: “L’immoralità della candidatura Monti è solo una sciocchezza”

17 Dicembre 2012
Riportiamo il testo dell’intervista rilasciata dal Senatore Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo PdL al Senato, al quotidiano La Stampa.
Quagliariello, il governatore della Banca d’Italia esprime l’auspicio di un governo politico che sia in grado di fare le riforme. Che ne pensa?
«Il governo dei tecnici è un governo di emergenza che non può diventare l’ordinarietà. Arrivati alla scadenza naturale di una legislatura, è evidente che bisogna puntare a un governo politico. In questo senso, penso che il Porcellum, che per tanti versi è una sciagura, come sappiamo, possa essere considerato positivo almeno per un aspetto. Faciliterà l’instaurazione di un governo che avrà una responsabilità politica chiara».
Visco ha detto però che il prossimo esecutivo non dovrà disperdere i frutti raccolti sul fronte del risanamento e allo stesso tempo impegnarsi per favorire la crescita. È possibile?
«In Europa, e purtroppo anche nel dibattito nostrano, ci siamo divisi erroneamente tra sviluppisti e rigoristi. Sono dell’opinione che la cosiddetta "politica dei due tempi" sia una sciocchezza, che rigore e sviluppo si debbano fare insieme. Nella situazione attuale non possiamo fare a meno del rigore, non siamo nella fase per politiche in deficit. Però se si guarda oltre, se si considera un orizzonte più lungo, occorre dire che se non c’è sviluppo, le politiche di rigore da sole non reggono. Costano molto, e le ricadute sociali sono pesanti».
La disoccupazione continua a crescere, ad esempio.
«Senza sviluppo, è chiaro che nel lungo periodo le conseguenze rischiano di essere inverse a quelle che ci si pone come obiettivi. Per dirla in termini più popolari: non possiamo limitarci a tosare continuamente la pecora, se non le concediamo il tempo perché il pelo ricresca, prima o poi muore».
Ieri Silvio Berlusconi ha offerto la sua ricetta per rilanciare la domanda: abolire l’Imu. È d’accordo?
«Ovviamente la tassa sulla prima casa è odiosa, ma in questa delicata situazione chi fa una proposta del genere deve corredarla con l’indicazione di alternative per raggiungere quegli effetti che l’Imu ha prodotto, insomma per trovare le coperture. Se si fa quella proposta, bisogna anche individuare le spese da tagliare o altri modi per compensare quella perdita di gettito».
Quello del presidente del suo partito non rischia di essere soltanto uno slogan populista?
«Ripeto: annunci di questo genere devono essere corredati da indicazioni di coperture alternative».
Onorevole, Monti non ha ancora sciolto le riserve sulla sua discesa in campo, che anche lei ha auspicato.
«E’ una questione di correttezza istituzionale. E’ chiaro che Monti non può parlare fino a che è alla guida del governo».
Sarebbe immorale se lo facesse, come sostiene D’Alema?
«Quella è una colossale sciocchezza, dettata soltanto dal timore del centro-sinistra per una candidatura di Monti».
Tratto da La Stampa