Quagliariello: “Monti unisca i moderati, non serve un ‘centrino'”
15 Dicembre 2012
di redazione
"Questi giorni," scrive Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo del PdL al Senato, sul Corriere della Sera di sabato 15 dicembre, "in linea con il percorso avviato nel ’94, si è improvvisamente aperta la prospettiva dell’unificazione dei moderati". Aggiungendo: "I nostri interlocutori in campo politico e sociale possono decidere di farsi trovare pronti all’appuntamento, oppure possono restare avviluppati nei tatticismi. Possono cogliere la posta in gioco, oppure possono lasciare che i veti e le rendite di posizione restringano l’orizzonte potenziale rendendolo ancora una volta asfittico e minoritario. In più occasioni Berlusconi è stato accusato di anti-europeismo: oggi che ha assunto un impegno in sede europea è il momento di costruire e non di inseguire inutili veti, altrimenti l’ambizione di un grande progetto federatore rischia di scadere nella edificazione di un ulteriore piccolo ‘centrino’ ". Quagliariello conclude: "I prossimi giorni segneranno il futuro del centrodestra e del Paese. Per capire se la sinistra può ancora essere sconfitta bisognerà avere delle risposte. Innanzi tutto da Mario Monti, ma anche dal mio partito. Questo è il senso della manifestazione di domani a Roma al Teatro Olimpico: indicare principi, programmi, prospettive. Restare uniti per preservare quella vocazione maggioritaria che rischiamo di smarrire per sempre".