
Quagliariello, opporsi alle riforme vuol dire coltivare sentimento anti nazionale

01 Dicembre 2013
di redazione
"Negli anni Ottanta un partito si accorse per primo che l’Italia, per rimanere grande, aveva bisogno di riforme", lo ha detto il ministro per le Riforme, Gaetano Quagliariello, dal palco del congresso del Psi. "Quel partito era il Psi, il suo leader era Bettino Craxi. Quello che serviva negli anni Ottanta oggi non può essere evitato. Opporsi significa coltivare un sentimento anti nazionale". Quagliariello è anche tornato sul tema della elezione diretta del capo del Governo, spiegando che "se il Pd elegge direttamente il proprio segretario, perché gli italiani non possono eleggere direttamente il capo dell’esecutivo o tramite il Presidente del Consiglio o tramite il Presidente della Repubblica?". "In Italia corriamo il rischio di avere partiti liquidi e istituzioni che non funzionano". Infine, la riforma della giustizia: "Serve una riforma della giustizia penale e della giustizia civile. Vanno separate le carriere dei magistrati, ma prima ancora vanno separate le carriere dei magistrati e dei giornalisti".