Quagliariello: “Piena legittimazione delle posizioni del Centrodestra”

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Quagliariello: “Piena legittimazione delle posizioni del Centrodestra”

Quagliariello: “Piena legittimazione delle posizioni del Centrodestra”

12 Aprile 2013

"Senza entrare nelle valutazioni che spetteranno alle forze politiche, credo che all’esito di questi dieci giorni alcune considerazioni siano doverose". Lo dichiara Gaetano Quagliariello, senatore del PdL e componente del gruppo di lavoro politico-istituzionale che ha consegnato oggi la relazione al presidente Napolitano, "al quale – dice Quagliariello – va il mio e il nostro ringraziamento".

"Se intendevamo dimostrare con questa occasione – prosegue – che non esistono in politica aree di illegittimità o forze figlie di un dio minore rispetto alle quali chiudersi al dialogo per la formazione di un governo, credo che questo risultato sia stato raggiunto".

Da sempre attento al tema del presidenzialismo, il senatore spiega: "Sul piano delle riforme istituzionali, alla proposta semipresidenziale è stata riconosciuta pari dignità, e anche l’opzione alternativa di un sistema parlamentare razionalizzato è andata nell’indirizzo di un rafforzamento delle prerogative del premier; è stato riconosciuto il nesso inscindibile tra legge elettorale e forma di governo; è stata condivisa la necessità di correggere il Titolo V e completare il federalismo fiscale secondo l’impostazione data dal governo Berlusconi".

Anche "sul piano dei regolamenti è stato ampiamente condiviso l’impianto al quale il centrodestra aveva dato un determinante contributo nella scorsa legislatura". Ma il capitolo nel quale più significativa è risultata "la piena legittimazione di importanti posizioni fin qui oggetto di pregiudizio – osserva Quagliariello – è quello della giustizia". 

"Se in un documento istituzionale condiviso si parla di equilibrio fra i poteri e limiti alla giurisprudenza creativa, di norme più stringenti per l’avvio e la durata delle indagini e di riforma delle intercettazioni, di regole più rigorose per i rapporti tra magistratura e mezzi di comunicazione, per la candidatura dei magistrati e per la collocazione in fuori ruolo, di inappellabilità delle sentenze di assoluzione seppur nei limiti imposti dalla Corte Costituzionale; se si suggerisce l’istituzione di una Corte ‘non domestica’ per i procedimenti disciplinari in secondo e ultimo grado e la sottrazione alla spartizione correntizia della struttura amministrativa del Csm; se si propongono misure per la effettività delle garanzie, per un più stretto controllo giudiziario sui provvedimenti cautelari, per la deflazione del processo penale e contro il sovraffollamento carcerario; se si insiste sull’efficienza della giustizia civile, sulla risoluzione extragiudiziale delle controversie, sul potenziamento di giudici di pace e magistrati onorari; se si afferma che le leggi sul conflitto di interessi non devono e non possono essere contra personam; se accade tutto questo, non sta a me dire se e quanto il lavoro oggi compiuto potrà essere di aiuto alla soluzione della crisi politica che stiamo vivendo".

"Ma una cosa si può affermare: il centrodestra – conclude Quagliariello- è un’area politica pienamente legittimata e il PdL si conferma come una forza portatrice di posizioni orientate alla ricerca del bene comune, anche e soprattutto sul terreno nel quale più forti sono sempre stati i pregiudizi nei nostri confronti".